Il cavaliere oscuro

25 09 2009

Vi siete mai chiesti perché ci sono 101 film consigliati, immancabili nella vostra vita da appassionati di cinema, nella sidebar??? Quell’uno aggiunto a una notevole e forse dispersiva playlist è IL film del 2008, quello che non è stato ancora aggiunto ai miei vecchi Morandini e Mereghetti, quindi senza stelline e asterischi, che mi ha fatto spendere il prezzo del dvd, l’unico che compro ogni anno appena esce, anche se in versione singola. Con questo film, e con Batman begins, (naturale e dovuto vederli entrambi), ricomincio a guardare film, dopo aver passato diversi mesi a parlarne senza guardarli: c’è ancora tanto da scrivere…

La scena più visualizzata su Youtube: non Heath Ledger interrogato da Batman ma il prologo, che mi ha fatto sobbalzare dalla poltrona.

Parole memorabili: Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende più… strano! (Joker)

Regia: Seguo Christopher Nolan fin dai tempi di Memento, quindi so un qualcosa di lui: so che il montaggio per il regista è “a piacimento”, so che ci mette il climax, so che è un maestro nello scrivere le sceneggiature con il fratello. Fino a questo momento però non sapevo che Nolan si potesse evolvere a emulo di Michael Mann, l’unico nome che ricordi quando vedi il prologo di cui sopra, quello di Heat – La sfida tanto per intenderci. Il regista però riesce a superarlo nel non voler concedere allo spettatore alcun momento di tregua, e nell’evoluzione della fotografia, superando con le riprese IMAX il maestro che aveva usato la telecamera digitale per Collateral.

Attori: Sembra strano ma qui Christian Bale, non ancora attore cult ma quasi, è superato dai comprimari, e non solo per la sceneggiatura o per la maschera dietro alla quale si nasconde per gran parte del film. Penso ad Aaron Eckhart, meraviglioso sia da buono che da cattivo. Penso a Gary Oldman, a Michael Caine, a Morgan Freeman, tutti presenti nelle piccole parti che hanno loro concesso (c’è anche William Fichtner, quello di CSI, forse, e di Prison break, ma forse non è nemmeno accreditato). Penso alla bellezza particolare di Maggie Gyllenhaal, e potrei soffermarmi parecchio…Eh no, non dimentico neanche io Heath Ledger, nella parte che rimarrà nella storia del cinema per preparazione, interpretazione e per ciò che ne rimane, l’interpretazione di un villain più che convincente, che riesce a superare i mocciosi di Batman begins con un balzo di pazzia.

Soggetto e sceneggiatura: Del montaggio ho già parlato: il regista lo usa anche per confondere lo spettatore, in modo smisurato, ponendo le vicende su più livelli. La sceneggiatura però riesce ad incastrarle in modo perfetto, con un ritmo che non ha uguali nel cinema di questo millennio. Ci sono scene madri, ci sono climax, ci sono momenti teneri e momenti terrificanti, ma Nolan, insieme al fratello, riesce a trovare quasi un happy end con la storia dei due traghetti, facendoci poco dopo riprecipitare nell’oscurità con un finale adatto ad una trilogia annunciata.

Dialoghi: Non scriverò di quelli in cui è presente Joker, è inutile…

Colonna sonora: Ho notato gli archi, ormai onnipresenti in produzioni del genere.

Effetti speciali: Tantissimi, quasi tutti avvolti nella notte più buia che abbia mai visto…ecco: può essere questa l’effetto migliore.

Tecnologia nel film: Internet sembra praticamente assente, i computer fanno il loro dovere nelle scrivanie, ma solo dopo ciò che Bruce Wayne chiama “sonar” si può capire dove può arrivare uno stato onnipresente…

Montaggio: Ti fa venire le vertigini.

Fotografia: Anche in notturna riesci a goderti lo spettacolo.

I miei Oscar: Regia, montaggio, sceneggiatura, effetti speciali, cast principale e comprimario.

Gli Oscar veri: Heath Ledger e montaggio sonoro.

Libro: Uno degli ultimi fumetti ridotti meglio per lo schermo.

Citazioni: Tutto il film vuole essere un omaggio a Michael Mann?

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.

Prosecuzione delle vicende: Chi farà più danni, Due facce o L’enigmista? E Batman sarà ancora ricercato? Non si sa ancora niente di un terzo capitolo del reboot…

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Batman begins sembra un film per bambini.

Stesso genere: Heat – La sfida, ma molto più lento.

Notizie su attori e regista: Christopher Nolan, Christian Bale

Riflessioni e ricordi: Forse aveva ragione Ennio a non andare a vederlo al cinema il primo giorno d’uscita…





JFK – Un caso ancora aperto

4 03 2009

Scena più famosa: Il filmato di Zapruder (ma anche la requisitoria finale di Garrison)

Parole memorabili: Questa è la vera domanda: perché? Il come e il chi sono diversivi per il pubblico.

Regia: Probabilmente questo è il primo film di Oliver Stone che ho visto (Nato il 4 luglio era troppo lontano dalla mia passione, ancora embrionale, per il cinema…). Il regista ha fatto un filmone di denuncia (non documentario, almeno per me) di tre ore in cui, secondo lui, a posteriori, espone solo un’ipotesi sull’assassinio di Kennedy. Col senno di poi inoltre ci si può domandare due cose sul regista: dove diavolo tira fuori le informazioni che mette nei suoi lavori, e ancora, perché non l’hanno imbavagliato? Ogni tanto il suo nome rieccheggia in altri film, come in Ipotesi di complotto…

Attori: Qui Kevin Costner era all’apice della fama, tra Robin Hood e La guardia del corpo, dopo aver anche vinto l’Oscar per Balla coi lupi. In questo film è circondato da un cast dalla cifra impressionante (124 secondo Morandini), diviso tra comparsate, camei e ruoli più o meno importanti, ma sempre con nomi di alto livello.

Soggetto e sceneggiatura: Il soggetto si prestava, prima o poi ne avrebbero senz’altro tirato fuori un film. La sceneggiatura è tratta da due libri, uno dei quali è scritto dal procuratore interpretato da Costner, Jim Garrison. Il bello della sceneggiatura è che riesce a gestire un cast enorme e l’ipotesi alla base dell’assassinio, ma anche la vita privata di Garrison.

Dialoghi: Seguiteli con attenzione, altrimenti vi perdete…

Colonna sonora: Archi e fiati grossi, niente di chè.

Montaggio: Uno dei più complicati che ricordi, tra riprese normali, di repertorio, rivedute e corrette dallo scenario dell’assassinio, tutto mescolato con vera perizia anche da Pietro Scalia.

I miei Oscar: Sceneggiatura e montaggio.

Gli Oscar veri: Montaggio e fotografia.

Libro: Come già detto, alla base c’è un libro di Jim Garrison ma anche quello di Jim Marrs.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: Vorrei esserci anch’io tra qualche decennio, quando si potrà sapere cosa è realmente accaduto.

Sondaggio:

Stesso genere: Nixon di Oliver Stone

Meglio di, peggio di: Meglio di Nato il 4 luglio, peggio di pochi…

Notizie su attori e regista: Kevin Costner sarà il protagonista di un horror. Oliver Stone ha diretto W.

Riflessioni e ricordi: Ogni tanto questo film andrebbe proiettato nelle scuole.





Zelig

25 01 2009

Scena più famosa: Quelle in cui Zelig si mimetizza

Parole memorabili: “Per il Ku Klux Klan, Zelig, ebreo capace di trasformarsi in negro e in pellerossa, rappresenta una triplice minaccia.”

Regia: Allen ha fatto un film originalissimo, non solo per la trama, ma anche per ciò che ha fatto con la macchina da presa: a volte non sai quando le immagini sono d’archivio o girate per l’occasione.

Attori: Allen è il solito geniaccio, con le sue battute memorabili, ma qui mi stavo quasi per innamorare della Farrow.

Soggetto e sceneggiatura: Ma dove hanno preso lo spunto? Dal regista ci si poteva però aspettare una svolta psichiatrica, quello è un elemento ricorrente nei suoi film che doveva essere sviluppato.

Dialoghi: Spassosissimi quelli con Mia Farrow.

Colonna sonora: Sono state scritte vere canzoni originali sul camaleonte…

Effetti speciali: Quasi quasi sono migliori di quelli di Forrest Gump…

Tecnologia nel film: E’ ambientato negli anni ’30, non ci possiamo aspettare niente di eccezionale…

I miei Oscar: Sceneggiatura, effetti visivi

Gli Oscar veri: Un David di Donatello…

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: Come avrebbe Zelig affrontato il maccartismo e Nixon?

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio dei film recenti del regista, peggio di pochi altri film.

Stesso genere: The Truman show, Forrest Gump, Oltre il giardino

Riflessioni e ricordi: Ho aspettato anni per rivedere questo film, un mito della mia giovinezza, come tutti quelli che l’hanno preceduto. Quando vuoi riflettere sul conformismo e sul sogno americano si deve guardare anche questo film.





Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

16 11 2008

Parte bene questo film di Spielberg, con movimenti, montaggio e inquadrature che non riconosco più, inserendo il protagonista negli anni ’50, accusandolo addirittura di essere comunista…Poi diventa un film di George Lucas, basta vedere l’assurda lotta tra jeep nella jungla. Infine diventa un filmone lontano dalla realtà, forse anche dalla sospensione dell’incredulità solita del regista. Non mi è piaciuto tanto, forse dovevano mettere il personaggio in naftalina.





Cane di paglia

4 11 2008

Ero curioso di vedere questo vecchio film di Sam Peckinpah, uno dei film che qualsiasi appassionato di cinema dovrebbe guardare almeno una volta. Peccato che ci sia troppa carne al fuoco, per cui senza la direzione di una recensione ben scritta non puoi capirlo di preciso: altro film del quale dovevo leggere il Mereghetti prima di vederlo…Comunque è un film pieno di violenza come pochi, argomento che neanche adesso hanno il coraggio di affrontare così, quindi censurato anche nel montaggio.





Snatch – Lo strappo

5 05 2008

Mai come questa volta ho rimpianto di non sapere abbastanza l’inglese. Il film in questione merita veramente di essere visto in originale, e se si possono lasciar perdere i soprannomi dei protagonisti dati al doppiaggio, non si può evitare di pensare che anche questo film va visto in lingua inglese. A scombinare le cose però ci pensa un divo, uno che ormai può fare quel cazzo che gli pare, ossia Brad Pitt: è difficile seguire il suo dialetto, o meglio la sua lingua zingara, in italiano (e forse qui i doppiatori meritano un plauso), ma soprattutto in inglese.

Snatch è il tipico film che alla prima visione ti colpisce per per i colpi di scena. Alle visioni successive ti colpiscono il montaggio, i personaggi e le trovate della storia, ma ti godi il film solo la prima volta che lo vedi: non so, avete presente un Pulp fiction alla massima velocità? Non è una questione di durata, ma il film corre veloce, se oltretutto ti fai distrarre troppo perdi il filo, e alla fine ti ricordi solo Brad Pitt che fa lo zingaro e molla cazzotti da ko. A questo punto devo recuperare Lock and stock, dello stesso regista, Guy Ritchie. Questo attore e regista è anche marito di Madonna: coppia piuttosto ben assortita….





Lola corre

7 02 2008

Ho provato a vedere Lola corre, ma sarà il montaggio, o le musiche, o ancora i colori troppo accesi, neanche questo film mi piace. Me lo ricordavo migliore, o forse la prima volta che l’ho visto avevo una visione diversa del cinema. Il film tedesco in questione riesce solo a ricordarmi che devo ricominciare a correre anche io. Giga sprecati.





Minuti contati

5 02 2008

Tutte le recensioni che ho letto ne parlano piuttosto bene, ma oggi non ho resistito, e ho messo nella categoria “non ce la faccio” . Il fatto è che è abbastanza inverosimile che il cattivo, in questo caso interpretato da Christopher Walken, segua il killer per caso (al quale hanno rapito la figlia) dappertutto, anche in ascensore, dove sta anche la vittima. Non posso dire che l’idea della trama legata all’orologio fosse una cattiva idea, poi copiata nella serie 24, ma dopo una certa overdose di cinema d’azione o di thriller degli anni ’90 non sopporti più certe cavolate.

Update del 27/9/2009: Ah vecchi tempi, in cui un film d’azione poteva avere tra il cast anche Johnny Depp, che forse doveva fare cassa





Gli uccelli

13 01 2008

Gli uccelli è il film di Hitchcock più famoso? Quello peggiore? Non lo so, ma se non ricordo male è il primo film che ho visto del regista. Ciò che mi incuriosì forse era il soggetto del film, insolito anche per Hitchcock. Si sprecano le interpretazioni sul comportamento degli uccelli, e il film non è stato ben criticato all’uscita, ma è ancora un bel film, che inizia con leggerezza ma arriva quasi all’horror, tanto che ancora adesso in tv lo vietano ai minori di 14 anni. Inesistente la colonna sonora musicale, gli unici suoni che ha messo nel film il collaboratore quasi fisso del regista Bernard Herrman sono quelli degli uccelli.





Alien

5 01 2008

La prima volta che ho registrato su vhs i film della quadrilogia di Alien ho perso l’inizio del primo film e di Alien 3, momenti importanti per capire i film. Per il primo film si parla di addirittura 20 minuti!!!

Poche saghe hanno attraversato bene gli anni come Alien. Il primo film è addirittura del ’79, ed è stato il secondo film diretto da Ridley Scott, che nel bene e nel male ha fatto diversi film interessanti: prima di Alien ha diretto il bellissimo I duellanti, successivamente ha fatto Blade runner. La regia del secondo film, Aliens, è di James Cameron, che aveva fatto qualche anno prima Terminator. Alien 3 è stato diretto da David Fincher, quello di Seven, al suo primo film da regista. Alla fine La clonazione, l’ultimo episodio prima di Aliens Vs. Predator, è stato diretto da Jean-Pierre Jeunet, regista fuori dal genere della fantascienza, ma sempre interessante. Tutto ciò per dirvi che per questi registi la saga di Alien è stata se non il battesimo, perlomeno un banco di prova per diversi registi di culto.

Il primo film è un thriller, quasi horror: le scene dell’uscita dell’alieno dalla pancia di uno dell’equipaggio e di Ash impazzito riescono a mettermi paura ancora adesso. E’ il mistero a portare avanti il film, e il mostro non si vede che per poche inquadrature. Inoltre per la prima parte del film R(a)ipley (come è stato doppiato il cognome del tenente interpretato da Sigourney Weaver) è un personaggio secondario, ma che viene portato avanti per il resto della saga.

In Aliens entrano in gioco i marines spaziali, che fanno purtroppo sembrare il film un’americanata da anni ’80 (anche se si salva il tipo che si mette il sigaro in bocca dopo mesi di crio-congelamento). Poi, quando deve intervenire Ripley tutto migliora, ma deve affrontare la regina, la madre di decine di alieni. Questa è la parte migliore del film. Alien 3 è il più cupo, il più dark dei film, e non solo per la fotografia: ambientato in un pianeta colonia-prigione ha come comprimari alla coppia alieno-Ripley dei detenuti quasi invasati, che fanno a meno delle donne, ma dotati di pochi mezzi per fronteggiare il mostro.

Alien – La clonazione è il capitolo della saga più controverso per i critici. Il regista francese de Il favoloso mondo di Amelie ha chiamato qualche amico con lui, tra cui Pitof. Qui ad inquietare non sono solo gli scienziati che clonano gli alieni (e non solo), ma anche le scene del prefinale, ciò che succede appena prima della partenza degli eroi del caso dall’astronave scientifica.

Adesso nelle sale deve uscire il secondo film della saga di Alien Vs. Predator. Ecco il trailer:





Armageddon – Giudizio finale

12 12 2007

Neanche per questo film ce l’ho fatta. Ho superato il primo tempo, sono arrivato a mezz’ora dalla fine, e ho mollato. Da ciò si capisce che da quando ho visto per la prima volta il film, forse nel 2000, e da quando ho deciso che era un film da conservare, i miei gusti sono cambiati molto. Eppure questo film è scritto da Tony Gilroy, che dopo L’avvocato del diavolo e prima di The Bourne identity. E c’era anche J. J. Abrams a dargli una mano! Da questi due in questo periodo ci si aspetta il meglio, ma anche qui domina Jerry Bruckheimer, che è il vero regista del film, non come al solito Michael Bay. Un film dove le inquadrature durano al massimo 2 secondi, e se li superano sono riprese rallentate, con le solite musiche per archi, dei buchi di sceneggiatura incredibili…non ce la faccio.

Ah, quanto sono cambiato!!!





Le iene

25 11 2007

E’ un film che ho visto per la prima volta nel periodo dell’università, prima di iniziare ad amare il cinema e prima di prendere il videoregistratore. In quel periodo non mi interessava vedere i film dall’inizio, o dare un’occhiata alla guida tv.

In questo film di un grande regista come Tarantino si parla di una rapina, di come sia andata male, di chi ha tradito, e di come sono stati ingaggiati i componenti della banda. Infatti la sequenza della rapina non è entrata nel film, ma si vede cosa succede forse subito prima (la colazione del prologo) e subito dopo, con dei flashback diversi per ogni sopravvissuto al colpo. Una struttura che ricorda Rapina a mano armata di Kubrick, ma aggiornato agli anni ’90, con una violenza inaudita, specie nella scena della tortura del poliziotto. L’attore con più esperienza, Harvey Keitel, garantisce per Tarantino facendo il co-produttore.





Memento

13 10 2007

Ieri sera, prima di uscire ho visto Memento, di Christopher Nolan. Questo film inizia dalla fine e va a ritroso, fino alla fine del film, che è anche l’inizio della vicenda alla base del film. Protagonista è Donny, che non riesce a trattenere i ricordi a breve termine. Così per aiutarsi prende appunti (ma pochi), fa istantanee fotografiche e si tatua le informazioni che secondo lui lo possono portare alla verità: chi ha ucciso sua moglie? Nel film recitano anche Carrie-Ann Moss e Joe Pantoliano, Trinity e Cypher di Matrix. Del film si potrebbe parlare di più, ma essendo stata la seconda volta che l’ho visto me lo sono goduto, anche perché la trama è da seguire attentamente. Mi pare di aver sentito che esiste anche una versione montata in modo cronologico inverso.

Update del 25/4/2009: Devo ancora trovare Momentum, forse nel dvd originale?





Spy game

11 10 2007

Spy game non è brutto, è inserito in alcuni degli ultimi conflitti geopolitici abbastanza bene; è più credibile de La regola del sospetto. dove c’era Al Pacino a reclutare. Qui invece Robert Redford, doppiato splendidamente da Cesare Barbetti, recluta Brad Pitt dopo un’esperienza in comune in Vietnam, dove il più giovane (l’attore mi ricorda Dorian Gray…) dei due fa il cecchino (piuttosto originale questo flashback). La spia novella poi passa per un periodo di isolamento e alienazione in Germania (non mi sembra nuova questa situazione…), dove trova il suo capo Redford, del quale ci si domanda nel film quando sia nato o quante mogli abbia avuto. Prima di arrivare alla bellissima riunione alla CIA, convocata per le conseguenze di una chewing-gum data troppo in fretta, si passa per il Libano e per la Cina. Brad Pitt ci mette di suo nel personaggio dell’operativo, ma Redford se lo mangia in un boccone ogni volta che si incontrano. Sono lontani i Giorni del condor…

Update del 18/4/2009: Lo conserverò, ma ancora per quanto? Quando lo rivedrò?





Il ladro di orchidee

11 10 2007

Oggi è il primo giorno del resto della tua vita. All’inizio de Il ladro di orchidee si cita questa frase, detta mi pare anche in Jerry Maguire detta anche in American beauty. Nelle prime scene si vede il set di Essere John Malkovich, sceneggiato dal protagonista del film in questione, Charlie Kaufman interpretato da Nicolas Cage, quasi stempiato e ingrassato. Lo sceneggiatore deve fare un film su un libro, Il ladro di orchidee, nei titoli di coda del film reale. Se non fosse per il protagonista del libro, il film non si potrebbe scrivere, dato che non si è mai fatto un film sui fiori. Infatti dopo diversi flashback il film esce dal solipsismo e racconta una vicenda verosimile, cioè la relazione tra la scrittrice del libro e il ladro di orchidee. Il film prende poi una specie di piega thriller, come il genere che insegue il fratello di Charlie, Donald (anche questo citato come reale nei titoli di testa del film vero) che, al contrario del fratello, rimasto per la sceneggiatura alla frase “Apriamo su…”, riesce dopo un corso a scrivere un film su un serial killer (Brian Cox è colui che interpreta Hannibal Lecter in Manhunter, primo film della saga, ed è colui che insegna scrittura cinematografica ai gemelli). Così, dopo sparatorie, inseguimenti e morti, c’è l’happy end: Charlie finisce di scrivere il proprio film. Non è un film semplice, proprio come scriverci sopra. Si può solo immaginare Charlie Kaufman che entra nella propria testa come Malkovich per spiegare questo film…

Il trailer

Update del 18/4/2009: Forse merita un’altra sola visione, ma solo una…