Bastardi senza gloria

25 10 2009

Non male, scrivevo ad un amico pochi minuti fa, tanto per sintetizzare il più possibile il giudizio. Rispetto ai precedenti film Tarantino non ha cambiato metodo, quindi citazioni più o meno riconoscibili da cinefili pazzi, più o meno sorprendenti (che c’entra il regista con il cinema tedesco del periodo?), incursioni nei generi leggeri, come lo splatter e il comico; il genio di Pulp fiction però doveva crescere, quindi si può dire che nell’incursione nella 2a guerra mondiale (attenzione: non nel genere di guerra) ha forse trovato un nuovo corso, ma dopotutto continua a “fantasticare”, nel più elaborato esperimento di ribaltare la Storia  (da qualche parte si scrive che questo E’ il cinema). Alla lunga si capisce il meccanismo, e la tensione degli interrogatori di Landa scema piano piano, fino alla “soluzione” del personaggio quasi telefonata, gli incontri tra nazisti e bastardi sai dove vanno a parare e la vendetta di una donna deve essere la più cattiva e devastante possibile. Il finale però è la parte migliore del film, una scena che, per un attimo almeno, ti fa riappacificare con Tarantino, ma soprattutto con la Storia. Peccato si sia scelto di non parlare ulteriormente dei bastardi…

Alcune parole anche per Brad Pitt: continua a tenere il piede in due staffe per i film in cui recita, fa il guascone più o meno paraculo, quasi vicino all’impegno (lo so, parole grosse, ma non trovo niente di meglio), o fa il bellone da catalogo moda 2008/9 (non riesco a dimenticare certe pose di Benjamin Button).

Avevo promesso per i migliori film di settembre di comprarmi il dvd di questo film, ma posso declassarlo, aspettandone il noleggio il prima possibile.





The departed

20 04 2009

Scena più visualizzata su Youtube: Il duetto tra Mark Wahlberg e Alec Baldwin, ma anche altre…

Parole memorabili: Freud diceva che gli irlandesi sono l’unica razza impenetrabile alla psicanalisi.

Regia: E finalmente, dopo tanti anni, dopo tanti tentativi più o meno consapevoli Martin Scorsese si è preso l’Oscar. Tanti dicono che è quasi un Oscar alla carriera, o al merito, perchè The departed è un buon poliziesco, ben montato dalla solita collaboratrice Shoonmaker, con un buon ritmo, ma almeno io dico che ha fatto film più belli. Ogni tanto c’è qualche guizzo del solito regista, ogni tanto si sente la sua musica, si riprendono alcuni suoi stilemi, ma preferisco Quei bravi ragazzi, ad esempio.

Attori: Ormai il ragazzo è cresciuto, e si vede benissimo: Leonardo Di Caprio non è mai stato tanto bravo finora, si vede perfettamente che si è calato nel ruolo dell’intelligente cadetto combattuto, tra quartieri alti e parentele discutibili, che ti può saltare addosso da un momento all’altro, ma che sa anche che la vita può essere diversa. Gli altri personaggi sono più che discutibili, ad iniziare da Jack Nicholson, che c’ha messo di suo nella recitazione e nello script, forse; anche Matt Damon è nel solito ruolo, quello del “copri le emozioni per il tuo bene”, e non aggiunge tanto alla sua filmografia; chi mi sorprende sempre di più è invece Mark Wahlberg.

Soggetto e sceneggiatura: Una storia così se non è stata scritta in America, doveva essere oggetto di un remake hollywoodiano: William Monahan, uno dei soliti bravi sceneggiatori che forse si perderà nelle regie, ha preso un film di Hong Kong e l’ha ambientato non tra gli italiani, ormai troppo frequentati dal regista, ma tra gli irlandesi di Boston, quelli che…(vedi le Parole memorabili di cui sopra). Doppi giochi, doppi ruoli, di buono e cattivo insieme, doppie personalità, o almeno anime divise, con tante battute cattive sull’America di qualche tempo fa, fanno di The departed uno dei migliori polizieschi. Vi consiglio di guardarlo dall’inizio alla fine, senza interruzioni possibilmente, altrimenti vi perdete nei continui ribaltamenti e nei colpi di scena.

Dialoghi: Non c’è la solita polizia sfrontata o volgare del genere, c’è anche un cattivo, quello di Nicholson, che non perde mai occasione di fare il perverso.

Colonna sonora: Ogni tanto ti ricorda che è un film di Scorsese.

Effetti speciali: Il solito sangue.

Tecnologia nel film: Ho visto dei vecchissimi Nokia.

Montaggio: La Shoonmaker meritava l’Oscar, lei si per davvero.

Fotografia: Guardate i primi minuti, quando Costello è ripreso in viso.

I miei Oscar: Sceneggiatura, montaggio.

Gli Oscar veri: Film, regia, montaggio, sceneggiatura non originale.

Citazioni: Troppo presto per coglierne.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.

Prosecuzione delle vicende: Si vocifera di altri due capitoli delle vicende di The departed.

Sondaggio:

Stesso genere: Pulp fiction?

Meglio di, peggio di: Meglio dei film immediatamente precedenti del regista, peggio di Quei bravi ragazzi, o Casinò, o…

Notizie su attori e regista: Nessuna nuova per il regista, fermo al progetto di Silence. Di Caprio dovrebbe fare un film con Christopher Nolan, Matt Damon invece dovrebbe scrivere un adattamento da Philip K. Dick.

Riflessioni e ricordi: Da come l’ho visto al cinema, una delle ultime volte in cui ci sono andato, posso dire che per la posizione in sala il film è immenso: ma non possono abolire le prime file?





Il ritorno del re

10 03 2009

Scena più visualizzata su Youtube:

Parole memorabili: Per Frodo…

Regia: Jackson ha finito una delle più imponenti saghe del cinema con un film lunghissimo, con finale e titoli di coda infiniti, in cui non sai se lasciar perdere gli effetti speciali o lasciarti trascinare dalla storia. Certi momenti sono assurdamente belli, a tratti la regia fa cose mai viste, ma non so se per chi ha letto il libro c’è tutta la soddisfazione possibile. Mereghetti dice che questo film è l’ultima impresa titanica del cinema: staremo a vedere…

Attori: Un cast fisso, la compagnia dell’anello, che è perfetto fino a quando gli Hobbit non si mettono a cantare; altri attori di secondo piano ai quali non sai che peso dare (bellissimo il personaggio del reggente di Minas Tirith); altre comparse, centinaia forse, che si mescolano alla computer graphic…adesso capisco i titoli di coda…

Soggetto e sceneggiatura: Allo script c’era naturalmente anche il regista, che ha scelto di tagliare (vedi la morte di Saruman) e di ampliare (vedi la scena con la madre di tutti i ragni), quindi si è preso diverse libertà, che sono più o meno apprezzate.

Colonna sonora: Altro grosso lavoro…

Effetti speciali: Esagerati?

Tecnologia nel film: Bello il Parantir…

Montaggio: Spero non ci sia dietro il regista…

I miei Oscar: Scenografie, costumi, regia, film.

Gli Oscar veri: 11 candidature, 11 Oscar: Film, regia, Sceneggiatura non originale, Scenografia, montaggio, Costumi, Trucco, Colonna sonora, Canzone originale, Suono, Effetti speciali.

Citazioni: Ogni tanto esce un fake trailer, un remake demenziale, un finale alternativo…

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Sondaggio:

Stesso genere: Gli altri film della trilogia

Meglio di, peggio di: Meglio degli altri due.

Notizie su attori e regista: Mortensen doveva interpretare Edgar Alan Poe. Elijah Wood, come gli altri piccoletti, vorrebbe una particina in The hobbit, prodotto da Jackson e diretto da Guillermo Del Toro. Ian McKellen dovrebbe rifare Il prigioniero, la serie. Bloom reciterà per Andrew Niccol in un film di fantascienza.

Riflessioni e ricordi: Sono abbastanza sfigato quando devo vedere questo film….





La vita è bella

7 03 2009

Bruttissima locandina…

Scena più visualizzata su Youtube:

Parole memorabili: Buongiorno Principessa!

Regia: Benigni ha scelto un registro “elementare e approssimativo”, come dice Mereghetti, e forse questo mi ha tenuto lontano dal film per diversi anni, ricordandolo sempre come simile alla fiction di moda in questi anni. Ma non ricordavo diverse cose, come le volute coincidenze degli incontri tra i protagonisti, con quella battuta ripetuta più volte, e mi ero dimenticato del medico nel lager, che esprime tutta l’assurdità della situazione.

Attori: Il bimbo è eccezionale, e a tratti si vede che Benigni deve stargli dietro, come attore, per cui deve improvvisare, come regista, essendo basato su di lui il gioco e tutta la seconda parte del film, dove si vede anche il suo ruolo di padre. Nicoletta Braschi è bellissima, ricorda un pò le attrici dell’epoca, anche se la scena del bacio sotto il tavolo è da antologia. Anche lo zio di Guido è un personaggio che poteva essere solo inventato…

Soggetto e sceneggiatura: Benigni si è avvicinato al soggetto con le dovute precauzioni e i dovuti dubbi, essendosi anche domandato se il film potesse offendere i sopravvissuti all’Olocausto: la risposta sta nel successo che ha avuto il film, soprattutto nella comunità ebraica. Qualcun’altro ha tentato quella strada, pochi infatti ricordano Train de vie. La prima parte del film invece è praticamente in mano a Benigni, che prende in giro il fascismo, ma si fa sovrastare dai segnali di odio che regnavano in quel periodo.

Dialoghi: Ricorderei volentieri solo quelli della prima parte…

Colonna sonora: Noa, la canzone famosa…

Tecnologia nel film: Il solito grammofono.

I miei Oscar: Sceneggiatura, Roberto Benigni.

Gli Oscar veri: Miglior attore protagonista, miglior film straniero, miglior colonna sonora.

Libro: Un qualsiasi libro di storia contemporanea.

Citazioni: Nel film sono omaggiati Chaplin e i fratelli Marx, leggete come nella scheda di Wikipedia.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.

Sondaggio:

Stesso genere: Train de vie

Meglio di, peggio di: Meglio di tutti gli altri film di Benigni, peggio di Train de vie.

Notizie su attori e registi: Un anno fa a Benigni è stato conferito un César alla carriera.

Riflessioni e ricordi: La prima volta che ho visto questo film ridevo, non ne avevo capito la seconda parte ma neanche il possibile successo tra critica, pubblico e votanti dei maggiori premi di cinema. Questa volta, quando il dottore spiega l’ultimo indovinello a Benigni ho capito tutta la drammaticità del film dagli occhi del protagonista.





L. A. Confidential

17 02 2009

Scena più famosa (da Youtube): Ogni volta che Russell Crowe picchia qualcuno…

Parole memorabili: “Meglio lasciarlo perdere quando è incazzato”

“Quello è sempre incazzato”

“E allora dovresti lasciarlo perdere sempre”

Regia: Un cast, una sceneggiatura, una storia del genere non erano cose di poco conto, qualcuno doveva gestirle al meglio, e Curtis Hanson c’è riuscito.

Attori: Tutti hanno qualcosa per farsi ricordare: il “toro” Russell Crowe, come lo chiamano quelli di Filmtv; il furbissimo ma abbastanza integerrimo Guy Pearce; la bellissima Kim Basinger…Insomma non so se è per il cachet o per l’ispirazione avuta dallo script, molti bravi attori hanno partecipato e non saprei chi premiare.

Soggetto e sceneggiatura: E’ già lodevole che abbiano preso un romanzo di James Ellroy, ma, a parte il secondo tempo inventato, c’è materiale per una serie intera, di quelle che durano 4 o 5 stagioni, perché la storia è condensata e complicata, tanto che il film merita più visioni per essere capito.

P.S. Su IMDB leggo che hanno tentato due volte di portare L.A. in tv

Dialoghi: Bellissimi quelli che coinvolgono Kim Basinger, anche se ci sono delle stilettate che meritano l’Oscar.

Colonna sonora: Del periodo, quindi fine anni ’50. Però ho riconosciuto solo But not for me.

Tecnologia nel film: Danny De Vito impugna una macchina fotografica forse troppo moderna…

Fotografia: E se anche questo film l’avessero girato in bianco e nero?

I miei Oscar: Sceneggiatura, naturalmente.

Gli Oscar veri: Sceneggiatura non originale e Kim Basinger.

Libro: Ho l’originale di James Ellroy, comprato e mai letto.

Citazioni: Nessuna, e per alcuni sembra incredibile.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio di The black dahlia, peggio della trilogia americana, che io sogno al cinema.

Stesso genere: The black dahlia, ma anche Scomodi omicidi.

Ricordi e riflessioni: Ogni volta migliora il mio giudizio su questo film, anche se l’ho registrato e conservato per dovere, quasi a completare la mia videoteca e per ricordarmi di quella volta in cui andavo al cinema, noleggiavo videocassette, ne registravo altre e passavo quindi 12 ore al giorno davanti alla tv.





Qualcosa è cambiato

16 02 2009

Scena più famosa: Tutte quelle in cui Jack Nicholson parla con Helen Hunt

Parole memorabili: Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore.

Regia: Durante questa visione del film ero abbastanza curioso di vedere gli altri film del regista, per fare dei confronti, e scopro che ha firmato Voglia di tenerezza e Dentro la notizia, ma anche uno degli innumerevoli titoli di Adam Sandler. Con questo film ha avuto il colpo di genio e quello di fortuna..

Attori: Sono andato al cinema due volte a vedere questo film per Jack Nicholson: qui sembra Jack Torrance nella vita normale, come se non fosse andato all’Overlook hotel; fa il gigione ma per una commedia dove il protagonista prende tutti per il culo, con tono molto politically uncorrect, almeno nel primo tempo. Poi prende peso il personaggio di Helen Hunt…Vorrei ricordare che era l’anno di Titanic, ed entrambi gli attori hanno vinto l’Oscar per l’interpretazione…Vorrei anche sottolineare anche che dovevano prendere le parti John Travolta e Holly Hunter…

Soggetto e sceneggiatura: Non ricordo in quale recensione si dice che i personaggi sono inflazionati, cosa verissima, visto che abbiamo un pittore gay, una cameriera che cerca di tirare avanti e uno scrittore i cui difetti prevalgono. La particolarità del film non è solo nell’interpretazione di Nicholson, ma nell’insieme di interazioni tra i personaggi. Il film si risolve nella commedia sentimentale, ma non fa assolutamente sconti nella prima parte, in cui si osa l’impensabile in un film del genere.

Dialoghi: Sono la parte migliore del film.

Colonna sonora: Ricordo il viaggio in macchina, con i cd fatti per ogni occasione.

Tecnologia nel film: A proposito della colonna sonora, vorrei sapere quanto Melvin ha pagato per il masterizzatore di cd nel ’98…

I miei Oscar: Ad entrambi gli attori protagonisti, ma anche alla sceneggiatura.

Gli Oscar veri: Helen Hunt e Jack Nicholson li hanno avuti nell’anno di Titanic, vorrei ribadire..

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio di tanti film meno coraggiosi, peggio di Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Notizie su attori e regista: Il Joker di Jack Nicholson in Batman è stato eletto miglior antagonista di un supereroe, alla pari di Heath Ledger nel remake. Helen Hunt reciterà in un film drammatico a fianco di Liev Schreiber. Del regista non ho tracce…

Riflessioni e ricordi: Ho amato molto questo film nel periodo in cui era uscito, non solo per Jack Nicholson.





The aviator

22 01 2009

Scena più famosa: Direi quelle dove il protagonista è rinchiuso in sala di proiezione.

Parole memorabili: Q-U-A-R-A-N-T-E-N-A

Regia: Un film ipertrofico per Martin Scorsese. La sua regia è irriconoscibile, tra effetti speciali, scenografie grandiose e troppi personaggi. Riconosco come suoi solo alcuni attimi, solo alcune scene.

Attori: Leonardo Di Caprio qui era alla seconda collaborazione col regista, mi pare che fosse anche produttore esecutivo…Se nel precedente film, Prova a prendermi, interpretava praticamente un pischello qui copre circa un ventennio della storia di Howard Hughes, dai fasti del primo film diretto alle fasi di malattia più intense. Il bello è che è abbastanza convincente nel ruolo…Ci sono poi un sacco di altri attori, più o meno conosciuti, che hanno ruoli con parti piccolissime, quasi volessero tutti recitare con Scorsese. Straordinaria Cate Blanchett nel ruolo della Hepburn.

Soggetto e sceneggiatura: La biografia di Howard Hughes si presta al cinema, non credo che si sia esaurita la vena creativa sul personaggio, già ripreso in altri film. Potevano scrivere meglio i problemi che ha avuto il personaggio per l’aviazione.

Dialoghi: A tratti, come scritto sopra, sono difficili da seguire.

Colonna sonora: Amo il jazz melodico di quel periodo, ma sembra che Scorsese ne abbia stranamente limitato l’uso.

Effetti speciali: Sembra una contraddizione in termini, Scorsese che impiega gli effetti speciali, invece…

Tecnologia nel film: Tutta nell’inventiva di Hughes, dalle due cineprese chieste al Meyer della Metro in poi.

Montaggio: Deve essere stato un casino.

Fotografia: Pensavo di aver fatto casino con i cavi dietro alla tv quando la Hepburn e Hughes giocavano a golf, invece Scorsese ha voluto usare i colori di quel periodo, per cui sembra che l’hdmi (o la scart) non sia posizionata a dovere.

I miei Oscar: Cate Blanchett e scenografie

Gli Oscar veri: Cate Blanchett, scenografie, fotografia, costumi, montaggio.

Libro: Il personaggio è ritratto nelle sue peggiori condizioni anche nei libri della trilogia americana di James Ellroy.

Citazioni: Scorsese avrà senz’altro nascosto qualche citazione da cinefili…

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: Wikipedia (En)

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio di L’età dell’innocenza, peggio di tutti gli altri film di Scorsese.

Stesso genere: Anche The hoax – L’imbroglio parla del personaggio

Riflessioni e ricordi: Rispetto alla precendente volta che l’ho visto è migliorato, ma non supera il grado di film su commissione. Se davano l’Oscar al regista per questo film mi sarei incazzato.





Indiana Jones e il tempio maledetto

10 12 2008

Questo è sicuramente il peggiore dei 4 film della saga, anche se ho visto l’ultimo e non è esattamente un capolavoro. Ogni volta è difficile affrontare questo film di Spielberg, e lo dico dopo aver rivalutato Il colore viola e L’impero del sole, successivi alla sua filmografia. E’ un film per ragazzini, non si spiega altrimenti l’inserimento di Shorty, in cui si dovrebbe identificare lo stesso mercato di Episode I di Star wars, quello dei ragazzini; sembra che il piccolo asiatico sia amicone di Indy, ma non c’è un antefatto, o qualcosa che riassuma il loro rapporto. Altro elemento che conferma con la mia opinione sul target da raggiungere è la venatura horror che prende dopo un pò il film (una delle scene più brutte, per cui non si può senz’altro misurare la maturità del regista, è la cena nella reggia indiana).

Qualie la causa di tale caduta di stile? Il successo di Spielberg nei primi anni ’80 è indiscutibile, si era messo pure a produrre pellicole come quelle di Zemeckis, tanto per fare un nome. Non aveva quindi bisogno di soldi, o di recuperare credito tra le major per un film fallimentare. Dal Castoro vengo a sapere pure che gli sceneggiatori invece non erano gli stessi de I predatori dell’arca perduta, questo sembra l’unico motivo, ma piuttosto debole o insufficiente. Alla fine posso dire che Il tempio maledetto è un interrogativo che credo non solo io mi porterò avanti per anni…





The changeling

30 11 2008

Ieri mi sono fatto trascinare al cinema. Erano due anni che non ci andavo, precisamente per Flags of our fathers e per The departed, di registi come Eastwood e Scorsese che meritano senza ombra di dubbio un bel pò di km, un pò di fila al botteghino e tre volte il prezzo del noleggio di un dvd (ma non venti minuti di pubblicità…). Questa volta quindi sono andato sul sicuro con The changeling: la trama è quanto di più drammatico si può trovare adesso al cinema, tra bambini scomparsi, polizia più che corrotta e una donna rinchiusa ingiustamente in manicomio perché non vuole accettare un ragazzino che non è suo figlio. Qui racconto solo una parte della trama, anche per non rovinare la visione di questo film che specie nella seconda parte è a livelli altissimi di violenza, sdegno e commozione, ma anche di coraggio e speranza, elementi questi ultimi che trascinano un finale lunghissimo, in cui anche la regia sembra darci qualche possibilità di lieto fine, mi pare cosa insolita per Eastwood.

Angelina Jolie interpreta la protagonista delle vicende tratte da una storia vera, e per questo si candida naturalmente all’Oscar nel ruolo forse più intenso finora della sua carriera. Eastwood regala ruoli bellissimi alle sue ragazze, e continua, nonostante l’età da pensione, nonostante la sua vita attivissima, ad accettare di fare film che non solo si candidano sempre agli Oscar, ma che superano quelli di registi più giovani di lui. Che Callaghan abbia fatto un patto col diavolo? Il 17 negli USA esce Gran Torino…





I film più citati nella blogosfera – Ottobre

3 11 2008

Con i potenti mezzi di Google, ormai una potenza di Internet, posso calcolare i film più citati nel suo motore dedicato ai blog. Una classifica parziale, che include i film usciti dal 21/08/2008 in poi da due mesi ad oggi, e che tiene conto dei risultati delle ricerche nei blog italiani con titolo e regista (questo il link a una pagina d’esempio). Ogni film poi ha la solita scheda di Filmtv.

La terra degli uomini rossi 203
L’uomo che ama 225
Albakiara 321
Mamma Mia! 387
Control 436
X-Files – Voglio crederci 1164
Black Sheep 1180
A prova di spia 1276
The Mist 1547
Il seme della discordia 1737
Hancock 2074
WALL-E 2090
La classe – Entre les murs 2532
Lezione 21 2635
Il papà di Giovanna 2684
Un giorno perfetto 3025
No Problem 4341
Miracolo a Sant’Anna 4552
Tropic Thunder 5575
Vicky Cristina Barcelona 12573




I film più citati nella blogosfera – Settembre

1 10 2008

Nuovissimo post!!!

Con i potenti mezzi di Google, ormai una potenza di Internet, posso calcolare i film più citati nel suo motore dedicato ai blog. Una classifica parziale, che include i film usciti dal 21/08/2008 in poi, e che tiene conto dei risultati delle ricerche nei blog italiani con titolo dei film e regista (questo il link a una pagina d’esempio).

E’ una classifica che senz’altro ha bisogno di revisioni,  per cui aspetto i vostri consigli o commenti. A me manca come al solito la visione d’insieme, e mi chiedo come mai due film italiani siano ai primi posti, sia perché non sopporto certo cinema italiano, sia perché rendono poco veritieri la classifica.

Eccola:

GLI ANIMALI INNAMORATI 6
DEEP WATER 9
MARTYRS 21
ELDORADO ROAD 24
SHANGHAI BABY 29
REEKER – TRA LA VITA E LA MORTE 35
LA CANARINA ASSASSINATA 38
BILLO – IL GRANDE DAKHAAR 43
NON MI SCARICARE 46
SHROOMS – TRIP SENZA RITORNO 51
THE TEN 53
DECAMERON PIE 54
PARIGI 58
STAR WARS: THE CLONE WARS 59
THE ROCKER – IL BATTERISTA NUDO 64
SEX LIST – OMICIDIO A TRE 64
PICCOLO GRANDE EROE 70
THE AIR I BREATH 70
PIACERE DAVE 71
ANIMANERA 71
UN SEGRETO TRA DI NOI 77
PA-RA-DA 81
BLACK SHEEP 84
A PROVA DI SPIA 88
REDBELT 97
MACHAN 101
LE TRE SCIMMIE 103
LA MUMMIA 3 103
SFIDA SENZA REGOLE 125
DOOMSDAY 138
POSTAL 172
DENTI 179
X-FILES – VOGLIO CREDERCI 259
KUNG FU PANDA 276
LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI 349
HANCOCK 450
IL SEME DELLA DISCORDIA 1462
IL PAPA’ DI GIOVANNA 2209
UN GIORNO PERFETTO 3744

Non so se sarà una classifica mensile o settimanale. Sto inoltre ragionando sui feed rss (forse ho già scritto che amo questi link…) che Google permette per queste ricerche, magari ne farò qualcosa da mettere nella parte destra del blog.






Il piccolo diavolo

23 08 2008

Mi pare di aver visto questo film al cinema, ma forse mi sbaglio. Avevo 16 anni, e forse avevo già visto L’esorcista, non ricordo. So che Walther Matthau mi avrebbe riportato al cinema qualche tempo dopo per uno degli ultimi film in coppia con Jack Lemmon, Due irresistibili brontoloni. A rivederlo ora sembra essere uno dei film migliori che ho di Benigni, anche se mi manca tutta la sua prima filmografia, come Berlinguer ti voglio bene.

Un video di uno degli sketch più divertenti:

Su Benigni, uno dei miei grandi attori, c’è una bella pagina su Wikipedia, da dove traggo queste curiosità, o cose che non sapevo:

  • dopo Berlinguer ti voglio bene, la critica lo lasciò a se stesso
  • dopo aver tenuto in braccio Berlinguer tutti i politici hanno imparato a simpatizzarsi i potenziali votanti
  • dopo aver vinto l’Oscar per La vita è bella, quando è stato ricevuto da Scalfaro, allora Presidente della Repubblica, gli ha stretto la mano e ha detto
    “Ora ho l’Oscar nelle mie mani!”.




Il matrimonio del mio migliore amico

5 08 2008

Ogni tanto ci vuole un film con Julia Roberts, specializzata a cavallo del 2000 nelle commedie sentimentali. In questo film del ’97 però ha un ruolo particolare, quello di cattiva rompiscatole, che si contrappone a quello di Cameron Diaz, perfetta sposina ricca, determinata, ma sentimentale a tappettino. Le parti quindi sono capovolte, per due motivi: di solito l’eroina dell’amore, quella per cui si tifa, è Julia Roberts, che nel film combina un bel pò di cazzate per conquistare l’amico che si sta per sposare; invece Cameron Diaz, la pretendente al trono di attrice più famosa di Hollywood (almeno fino a un pò di tempo fa) e quella che ha più coraggio nell’accettare ruoli più “borderline”, è la vittima. Un controsenso, quasi un passaggio di consegne.

Ma il film, che ho visto pure al cinema nell’inverno ’97/’98, non è solo questo, è un concentrato di pura commedia, dove non ci sono tante battute, anche se i dialoghi sono abbastanza scoppiettanti, e basta vedere le scene in cui c’è Rupert Everett per dire che è scritto bene (mentre per le scene in cui c’è “il migliore amico” si nota la perfetta faccia di acciaio di Dermot Mulroney). Poi ci sono diverse canzoni sentimentali, o perlomeno quelle adatte a un matrimonio americano, come quelle dei titoli di testa e del coro nel ristorante:





Independence day

1 08 2008

Fino a pochi momenti fa sbagliavo sempre di scrivere il titolo di questo film…Lo ricordavo molto più divertente, questa volta era a tratti addirittura triste. Non parlo della solita retorica americana, presente in tutti i film prodotti da Jerry Brukheimer, ma non in questo…Sono in contraddizione? Si!!! Perchè il film ha l’impronta del produttore di Con air, di The rock, di Armageddon, ma lui non ha messo mano in Independence day!!!! Eppure il modus operandi è quello, fatto appunto di retorica (l’indipendenza del mondo dagli alieni nel giorno dell’indipendenza americana, figurati…), la colonna sonora militare, gli eroi con qualche macchia di colore, i personaggi minori appena tratteggiati, magari tirati fuori dalla vita quotidiana e capaci di imprese fuori dall’ordinario, le battute simil-umoristiche. Tutto questo è opera di Roland Emmerich, uno che di kolossal e di effetti speciali se ne intende (The day after tomorrow, Stargate), e che riesce anche a sollevare putiferi e polemiche per il marketing dei film. Mi pare di essermelo pure visto al cinema, e sono quasi sicuro che ad attrarlo nei miei raccoglitori di dvd sono stati gli effetti speciali, la storia, l’ironia…ma sono cambiato, per fortuna, e questa, se non l’avete capito, è una stroncatura bella e buona. Anche in questo caso posso parlare quindi di giga sprecati e ultima visione.