Ocean’s thirteen

1 11 2009

Inauguro un nuovo spazio, forse due, in cui cercherò di fare la telecronaca di un film, quando possibile, e/o di sintetizzare un film in più o meno 10 scene da non perdere assolutamente (Ah, se non ci fosse la pubblicità…).

Stasera su Canale 5, alle 21.30.

Avevo promesso di buttarmi nell’intera trilogia di Ocean’s, ma sapendo a memoria i primi due mi sono dedicato all’ultimo capitolo disponibile della “saga”.

2° minuto: “Ma lei ha capito?” “E’ una cosa nostra”. Qui si ironizza, con una trovata geniale di sceneggiatura, sull’assenza dal film di Catherine Zeta-Jone e Julia Roberts, per cui si sprecano i dialoghi sulle crisi coniugali;

4° minuto: Entra in scena Al Pacino, al quale Giancarlo Giannini da un doppiaggio forse troppo enfatico;

6° minuto: “C’è un codice tra chi ha stretto la mano a Sinatra!”;

7° minuto: L’idea della vendetta: Il “Mike Tyson”;

23° minuto: “Scegli un disastro naturale”;

27° minuto circa: “Sta facendo il James Cameron” (bella l’idea dei nomi delle truffe);

42° minuto: Attenti ai termini tecnici (e al cinese capito). Rusty si conferma pieno di risorse;

44° minuto: “Il casinò di Bank fa ombra alla mia piscina”;

47° minuto: Entra in scena il naso di Linus;

51° minuto: Continuano i problemi coniugali;

55° minuto: Davanti ad Oprah tutti piangono…

61° minuto: Il Gilroy…

Il prosieguo e il finale sono pieni di colpi di scena, di ribaltamenti, di trovate più o meno geniali, più o meno hollywoodiane, sul quale non vorrei scrivere. Vi lascio alla visione del film.





Il padrino – Parte I

5 04 2009

Scena più visualizzata su Youtube: La morte di Sollozzo

Parole memorabili: Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare…

Regia: Dal dvd essenziale, ma con il commento di Coppola si capisce che il regista non ha avuto tanta fortuna per questo film: incomprensioni con la troupe, con la Paramount forse sono ancora presenti. In più Marlon Brando e Al Pacino non erano ben visti . Coppola era giovane, aveva un budget ridotto, il minutaggio finale doveva essere di 2 ore e 15…Il successo del film, che il regista considerava “commerciale” (“pietra miliare di rifondazione di Hollywood” secondo Mereghetti), l’ha ripagato enormemente.

Attori: Brando, non doveva far parte del film: troppo giovane per interpretare il padrino, troppo famoso, immenso e pagato male, a suo dire. Rendeva poi la vita difficile al regista combinando degli scherzi veramente pesanti: il cartello con la scritta “vaffanculo” messo in testa mentre recitava con un attore in difficoltà, o i pesi di piombo aggiunti alla lettiga nella scena del ritorno a casa dopo l’attentato. Al Pacino invece non era tanto conosciuto, aveva solo fatto Lo spaventapasseri. Si presero in considerazione altri attori, anche con dei provini aperti, e ruoli diversi per gli stessi: James Caan doveva avere la parte di Al Pacino, ad esempio. A me sembra che il valore del cast qui sia superato da quello della storia…

Soggetto e sceneggiatura: Dato che la trilogia, scritta da Coppola con Mario Puzo, è praticamente una scalata al potere di Michael Corleone si parte dal protagonista ancora lontano dagli affari di famiglia, che per il padre diventa assassino e poi ne prende il posto. Si parte inoltre dal livello più basso della mafia, quella della guerra “ai materassi”, quella degli assassinii, quello dell’introduzione al mercato della droga, e si arriva al primo gradino per riciclare gli affari, ossia Las Vegas. Per accentuare ulteriormente la divisione che hanno i critici e il pubblico per questo film si può anche parlare della morale che il secondo ha trovato nel film, ma sono speculazioni, perlomeno lontane dalla vecchia concezione, troppo di sinistra forse, che Il padrino parli dell’America e della sua storia, ripresa in diverse recensioni. Io ci vedo altre cose, dalla storia di gangster alla saga familiare, con la mafia che entra sempre più nella società civile. Michael Corleone alla fine della trilogia punta alla redenzione tramite la Chiesa, ma mi immagino un altro Padrino – Parte III, in cui, più verosimilmente, si crea una commistione con la politica.

Dialoghi: Siamo nella storia del cinema.

Colonna sonora: Nino Rota ha usato dei vecchi arrangiamenti, e per questo non ha vinto l’Oscar, ma l’adorazione di molti.

Effetti speciali: Forse devo rivedere questa voce, viste le parole del regista nei commenti al dvd che ho visto. Un esempio? Gli occhiali di Moe Green che esplodono…

Tecnologia nel film: Stranamente non si vede nessun grammofono, anche se è  ambientato negli anni ’40.

Fotografia e montaggio: Se volete capire questi concetti come me comprate l’ultima edizione economica del dvd.

I miei Oscar: Alle scenografie, alla fotografia, al regista.

Gli Oscar veri: Marlon Brando, sceneggiatura non originale, film, più altre 6 candidature, delle quali 3 erano per attori non protagonisti, caso eccezionale.

Libro: Mario Puzo – Il padrino.

Citazioni: Anche qui molti si sono divertiti a riprendere certe scene. Ultimo Maurizio Crozza…

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia (qui la PadrinoPedia), IMDB.

Prosecuzione delle vicende: A parte la solita trilogia, si è parlato di un quarto capitolo della storia.

Sondaggio:

Stesso genere: Devo scriverlo?

Meglio di, peggio di: Meglio di Parte III, peggio di Parte II

Notizie su attori e regista: Gli attori più importanti sono ancora più o meno in attività, tranne Brando che se ne è andato nel 2004.

Riflessioni e ricordi: Questa trilogia è strana perché il secondo capitolo è molto meglio del primo, ma senza aver visto quest’ultimo non capiresti il film che considero il più bello (passerò di qua quando ne troverò uno migliore).





Il padrino – Parte II

4 04 2009

In una giornata nuvolosa, qualche ora dopo aver raggiunto i 37 anni, Gegio si è visto il miglior film (per adesso, non è mai detto) che possiede, contravvenendo alla regola della sequenzialità dovuta della saga. Era incerto se guardarlo con il commento audio di F. F. Coppola, poi si è accorto che era possibile seguirlo sottotitolato.

Scena più visualizzata su Youtube:

Parole memorabili: “Gli faremo un’offerta che non potrà rifiutare”

“Gli amici tienili stretti, ma i nemici ancora più stretti”

“Che pensava papà dentro di sè? Era sicuro che tutto era bene per la                                             famiglia?”

Regia: Coppola è un regista discontinuo, tra film personali e grosse produzioni (ne era incaricato anche per questo film: incarico andato liscio dice…), tra flop, titoli incompresi e periodi lunghissimi di allontanamento dalla regia. Per questo film era in stato di grazia, ha trovato collaboratori grandissimi, e un cast che neanche in una speciale congiunzione astrale avrebbe trovato. Con questi fattori (e la completa collaborazione della Paramount…) ha rischiato per soldi e tempi, e anche con la sceneggiatura, che riprende praticamente il primo Padrino per certe sequenze, affermando tra l’altro che l’unica differenza è l’inserimento di De Niro/Don Vito da giovane. E pensare che all’inizio non voleva neanche farlo….E pensare che da produttore voleva dare la regia a Scorsese…

Attori: Cast straordinario, al quale mancava solo Marlon Brando per il finale, altrimenti avrebbe veramente avuto tutti. Amo Al Pacino per questi film (che a una prima stesura della sceneggiatura non voleva far parte dell’impresa), ma ci sono attori che neanche un puro cinefilo potrebbe rifiutare: Lee Strasberg, insegnante di Brando, suggerito da Pacino per  una parte bellissima; De Niro non era nei primi pensieri di Coppola, ma ha vinto il suo primo Oscar (insieme ad altri 4 attori del cast, solo candidati però); John Cazale, Diane Keaton, Robert Duvall, tutti già famosissimi; Michael V. Gazzo, Pentangeli, finora da me trascurato. C’era anche un pò di Italia nel cast, per cui Coppola osanna Gastone Moschin durante tutte le sue scene…Ma quanto culo ha avuto Coppola????

Soggetto e sceneggiatura: C’è tanto di cui scrivere: più volte per i soliti critici si parla del rapporto tra America e mafia, entrambi interessati ai soldi dice il regista, anche se per la prima stava per finire il sogno tanto decantato. C’è la storia familiare, per cui Vito fa tutto per i figli e la moglie, e il motivo per cui Michael viene dannato, torturato, rimane solo (c’è una scena sottovalutata credo in cui chiede a sua madre: Che pensava papà dentro di sè? Era sicuro che tutto era bene per la famiglia?), dando toni da tragedia greca al film, quasi definitivi per la saga. C’è la mafia, dalla quale Michael non ha iniziato ancora a districarsi, c’è il potere a livelli sempre più alti, quello si obiettivo del Padrino. Tutto è stato scritto da Coppola e Puzo, che in parte hanno adattato il libro (lo scrittore ha disegnato la vita di Don Vito) e in parte hanno inventato, con spunti storici e familiari.

Colonna sonora: A parte le partiture conosciutissime di Rota ho scoperto che anche il padre del regista ha collaborato per la musica più popolare.

Tecnologia nel film: Michael Corleone ha investito in IBM…

Fotografia: Mereghetti si è scandalizzato perché Gordon Willis non ha avuto l’Oscar, e devo dire che potrei essere d’accordo…

I miei Oscar: Regia, film, sceneggiatura, Al Pacino, colonna sonora.

Gli Oscar veri: Robert De Niro, film, regia, sceneggiatura non originale, colonna sonora, scenografie, più altre 5 candidature per i costumi e per 4 altri attori non protagonisti (Talia Shire, Al Pacino, Michael V. Gazzo e Lee Strasberg).

Libro: A questo punto devo leggerlo.

Citazioni: Mi piace vedere come nel cinema si riprenda questo film, anche nei film che lo prendono in giro.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB (ciò che dice Coppola nel dvd è ripreso in parte nei trivia di quest’ultimo sito).

Prosecuzione delle vicende: Il terzo capitolo della saga, ma è molto al di sotto dei precedenti.

Sondaggio:

Stesso genere: Il padrino – Parte I

Meglio di, peggio di: Meglio delle altre parti, peggio di nessun’altro film.

Notizie su attori e regista: Al Pacino e Robert De Niro hanno fatto l’inguardabile Sfida senza regole, Francis Ford Coppola presenterà Tetro a Cannes.

Riflessioni e ricordi: Voglio dedicare alla saga, scoperta per altro molto tardi, una giornata all’anno…





Guerre stellari…

22 03 2009

…o meglio: Star Wars -Una nuova speranza.

Scena più visualizzata su Youtube:

Parole memorabili: La Forza è potente in quest’uomo.

Regia: Fino a pochi minuti fa sapevo solo due cose di George Lucas a proposito di questo film: gli ha fatto fare un fracco di soldi, anche con le edizioni successive; non ha diretto gli altri due episodi della trilogia a cavallo degli anni ’80. Ma leggendo Wikipedia ho saputo anche che nel set nessuno credeva in lui e nel film, ed aveva pure discussioni con i protagonisti, per cui si è ammalato. Ecco perché potrei ammirarlo, un moderno Don Chisciotte…

Attori: Separiamo dialoghi, sceneggiatura e attori nel film, devo ribadire questa cosa perché qualcosa del film non funziona. Il trio composto da Luke, Leila e Han Solo è eccezionale, specie per le schermaglie amorose. Alec Guinness è entrato nel mito (e nella mitologia della saga) senza dover morire per mano di Darth Fener. Quest’ultimo personaggio è diventato di culto per la tuta nera, per il respiro, per la voce, per l’assenza di una vera faccia, quindi è azzeccato, anche se non ci volevano grosse qualità artistiche per interpretarlo, bastavano quelle mimiche. Anche per Chewbecca siamo da quelle parti, mentre per D-3BO qualcuno ha usato un pò di ironia (non ho ancora capito, ma non voglio nemmeno sapere se C1-P8 era interpretato da qualcuno…).

Soggetto e sceneggiatura: Mereghetti nella lunga recensione del suo dizionario dice che con questo film si abbandona la fantascienza per adulti e si cercano spettatori giovani (non dimentichiamoci il rapporto del regista con Spielberg…) e sognatori, magari appassionati di fantasy e cavalieri senza macchia. Lucas ci aggiunge qualcos’altro, è vero, di adulto, ma forse è tutto il resto che non mi permette di far entrare questa saga tra i miei cult personali; è l’invenzione di un altro universo, dove valgono ad esempio altre regole, che non va. A volte (ma non questa) vorrei saltare a piè pari certe scene, come la battaglia contro la Morte nera…Poi ci vogliamo mettere dentro anche il discorso della mitologia, delle due diverse trilogie, del lasso di  tempo intercorso tra una e l’altra? Io sarei diventato matto nel ’77 a capire a cosa si riferissero Obi-Wan e Darth Fener quando parlavano ad esempio di un passato in cui erano amici….

Dialoghi: Forse siamo arrivati al dunque: il film non funziona per i dialoghi, troppo elementari, troppo semplici per un film che è ambientato in un altra galassia.

Colonna sonora: John Williams, quindi non si può obiettare niente a un’altra colonna sonora entrata nell’immaginario collettivo.

Effetti speciali: Per ogni lustro c’è un film che ridisegna gli standard, ma George Lucas è un abituè di questo aspetto della storia del cinema.

Tecnologia nel film: Siamo in un altra galassia, quindi tutto è possibile…

I miei Oscar: Regia.

Gli Oscar veri: Effetti speciali, colonna sonora, sonoro, costumi, scenografie, montaggio.

Libro: Mi pare chi volesse sapere cosa è successo prima o dopo le vicende di Guerre stellari sia stato soddisfatto con i libri.

Citazioni: A parte i film, da Spaceballs in poi, e i cartoni animati (I Griffin, che ho registrato da qualche parte…) ci sono le parodie che girano su Internet, fatte da geek o da più semplici appassionati, Dark resurrection su tutte.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: Purtroppo George Lucas cerca di sfruttare al massimo Star Wars…

Sondaggio:

Stesso genere: L’intera saga

Meglio di, peggio di: Meglio di Episode 1 e 2, peggio di Episode 3, 5 e 6.

Notizie su attori e regista: Mark Hamill è citato ogni volta che si parla di Guerre stellari, mentre Carrie Fisher fa qualc0sa ogni tanto. Non serve che parli di Harrison Ford, mentre George Lucas ha annunciato la serie live di Star wars, ambientata tra Episode 3 e 4, con personaggi secondari, ribadisce…

Ricordi e riflessioni: A parte il film è da lodare l’impegno che Lucas ha messo nelle riedizioni; ho comprato un dvd doppio, quindi pieno di extra, dove l’immagine è curatissima fino al dettaglio, ma non penso che Lucas abbia girato di nuovo e segretamente Episode 1. Soldi spesi bene…





Il ritorno del re

10 03 2009

Scena più visualizzata su Youtube:

Parole memorabili: Per Frodo…

Regia: Jackson ha finito una delle più imponenti saghe del cinema con un film lunghissimo, con finale e titoli di coda infiniti, in cui non sai se lasciar perdere gli effetti speciali o lasciarti trascinare dalla storia. Certi momenti sono assurdamente belli, a tratti la regia fa cose mai viste, ma non so se per chi ha letto il libro c’è tutta la soddisfazione possibile. Mereghetti dice che questo film è l’ultima impresa titanica del cinema: staremo a vedere…

Attori: Un cast fisso, la compagnia dell’anello, che è perfetto fino a quando gli Hobbit non si mettono a cantare; altri attori di secondo piano ai quali non sai che peso dare (bellissimo il personaggio del reggente di Minas Tirith); altre comparse, centinaia forse, che si mescolano alla computer graphic…adesso capisco i titoli di coda…

Soggetto e sceneggiatura: Allo script c’era naturalmente anche il regista, che ha scelto di tagliare (vedi la morte di Saruman) e di ampliare (vedi la scena con la madre di tutti i ragni), quindi si è preso diverse libertà, che sono più o meno apprezzate.

Colonna sonora: Altro grosso lavoro…

Effetti speciali: Esagerati?

Tecnologia nel film: Bello il Parantir…

Montaggio: Spero non ci sia dietro il regista…

I miei Oscar: Scenografie, costumi, regia, film.

Gli Oscar veri: 11 candidature, 11 Oscar: Film, regia, Sceneggiatura non originale, Scenografia, montaggio, Costumi, Trucco, Colonna sonora, Canzone originale, Suono, Effetti speciali.

Citazioni: Ogni tanto esce un fake trailer, un remake demenziale, un finale alternativo…

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Sondaggio:

Stesso genere: Gli altri film della trilogia

Meglio di, peggio di: Meglio degli altri due.

Notizie su attori e regista: Mortensen doveva interpretare Edgar Alan Poe. Elijah Wood, come gli altri piccoletti, vorrebbe una particina in The hobbit, prodotto da Jackson e diretto da Guillermo Del Toro. Ian McKellen dovrebbe rifare Il prigioniero, la serie. Bloom reciterà per Andrew Niccol in un film di fantascienza.

Riflessioni e ricordi: Sono abbastanza sfigato quando devo vedere questo film….





Il padrino – Parte III

25 01 2009

Scena più famosa: Il prefinale, quando i conti della famiglia vengono risolti sulle note di Cavalleria rusticana.

Parole memorabili: Il potere logora chi non ce l’ha.

Regia: Francis Ford Coppola riprende in mano dopo 16 anni i personaggi della famiglia Corleone e dei loro comprimari, ma non ne esce bene. Non capisco se questo film si inserisce tra i film che il regista ha fatto per fare soldi o come opera personale.

Attori: Al Pacino si trova a interpretare un Michael Corleone diverso, in cerca di redenzione, pace familiare e sempre più lontano dagli affari che lo hanno reso ricco e potente. E’ quasi convincente, ma lo preferisco in altri film. Tra i comprimari, oltre agli attori storici della saga, ci sono oltre agli attori della saga anche dei ragazzi che col tempo sarebbero diventati famosi: ad interpretare l’erede del lato oscuro dei Corleone c’è Andy Garcia, mentre la figlia di Michael è interpretata da Sofia Coppola, ora affermata regista.

Soggetto e sceneggiatura: La sceneggiatura richiama alcuni fatti oscuri della storia italiana, ambientandolo anche nei corridoi del Vaticano, copiando il personaggio di Calvi, ed è la parte che mi piace di più; il dramma familiare, uno degli elementi affascinanti dei primi episodi, è svolto senza troppi problemi, senza troppe pretese; il nuovo coinvolgimento negli affari mafiosi invece è stentato, quasi ripreso con troppa forza.

Dialoghi: Bella la confessione di Michael al futuro papa, pessimi i dialoghi tra Mary e Vincent.

Colonna sonora: Ogni tanto fanno capolino le note famose, ma i più ricorderanno quelle dell’opera di Mascagni.

Tecnologia nel film: Non ricordo niente di particolare

I miei Oscar: Scenografie?

Gli Oscar veri: 7 nominations (7) ma non ne ha preso uno.

Libro: Ci credete che il solo famosissimo libro di Puzo ha ispirato tutti e tre i film, nove ore di storia?

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: Da Wikipedia vengo a sapere che era previsto un quarto film, incentrato tutto su Vincent, ma la morte di Puzo ha interrotto tutto.

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio di alcuni film italiani con la stessa ambientazione, peggio di? Indovinate voi…

Stesso genere: I banchieri di Dio, se cercate la storia vaticana di quegli anni.

Riflessioni e ricordi: Attenzione: se volete fare una maratona con tutti i film de Il padrino arriverete sfatti alla fine, demerito di questa ultima pellicola.





Il ritorno dello Jedi

19 01 2009

Scena più famosa: Lo scontro tra Skywalker

Parole memorabili: Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Regia: Non sapete che qui George Lucas non dirige il baraccone? L’inventore di Star wars è dietro alle quinte, ma dovete pensare che sia come un elefante di diverse tonnellate, per cui ha in mano tutto.

Attori: Tutti recitano come dovrebbero recitare, niente di più, niente di meno, ma devo fare tre nomi: Carrie Fisher, che ho scoperto è entrata nei sogni di tanti, non solo i miei; James Earl Jones, la voce di Darth Fener, immenso; Hayden Christensen, che si vede nel finale di un film dei primi anni ’80, meraviglia  e sintomo del lavoro continuo che Lucas fa sulle trilogie.

Soggetto e sceneggiatura: Non mi piace che il destino dell’intera galassia sia stato in mano a delle pallette pelose, gli Ewoks, ai quali è stata addirittura dedicata una trilogia: potevano inventarsi qualcosa di meglio. Bella la guerra tra l’imperatore, Darth Fener e Luke, unica parte del film che merita veramente.

Colonna sonora: Penso che John Williams abbia fatto un grande lavoro, ma certe scene hanno una musica che potrei dire infantile, avrei potuto scriverla io, ma l’ha forse scritta Lucas, non so…

Effetti speciali: Viene da ridere se si pensa a ciò che ha combinato Lucas con l’ultima trilogia uscita. Il regista mi pare ha aspettato vent’anni per gli altri film perché non c’era la tecnologia necessaria.

Tecnologia nel film: Siamo in un’altra galassia, quindi tutto è possibile…

I miei Oscar: Posso darlo alle battaglie spaziali?

Gli Oscar veri: Migliori effetti speciali visivi

Libro: Credo che dopo questa trilogia, che dovrebbe finire la storia, siano usciti dei romanzi spuri, o apocrifi, ma devo chiedere conferma.

Citazioni: A parte Balle spaziali, avventura di Mel Brooks, ogni tanto si sente citare Star wars in qualche altro film.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia (Il ritorno dello Jedi; Star wars), IMDB.

Prosecuzione delle vicende: Spero sempre in Episode VII,VIII E IX diretti magari da un certo amico di Lucas. Intanto mi accontento dell’italiano Dark resurrection.

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio di L’impero colpisce ancora, peggio di La vendetta dei sith.

Stesso genere: Star wars non è solo una galassia a sè, ma pure un universo a parte.

Riflessioni e ricordi: E’ strano che nella saga non si parli mai di alieni…





Matrix

17 01 2009

Scena più famosa:

Parole memorabili: Il cucchiaio non esiste

Regia: Fino a quel momento i fratelli Wachowski avevano fatto Bound e poco altro. Dopo Matrix potevano osare, ma non l’hanno fatto. In questo film hanno avuto infatti coraggio, per i tanti temi affrontati, per come hanno rivoluzionato gli effetti speciali, per il mistero che c’è per le vicende di Neo…si sono fermati al blockbuster attesissimo…

Attori: Keanu Reeves si conferma uno dei miei attori preferiti, o almeno presente in molti dei miei film preferiti. Si può dire di tutto su di lui, ma ha avuto una certa fortuna, anche con il ruolo di questo film. Ho scoperto anche altri attori, in primis Carrie…

Soggetto e sceneggiatura: Non ho trovato ancora niente di simile, anzi, c’è quasi spazio per un prequel, una serie e il desiderato sequel, magari con le vicende del videogioco. Affrontare la fantascienza con un simile background ha portato fortuna ai Wachowski.

Dialoghi: Ogni volta che guardo il film trovo qualcosa da approfondire che solo la voglia di finire il film impedisce.

Colonna sonora: A parte archi e simili, il rock delle canzoni spacca un  bel pò.

Effetti speciali: Mi sa che tanti ancora li studiano…

Tecnologia nel film: Ormai Matrix ha dieci anni, e ogni tanto si sentono, anche se all’interno del film era aggiornatissima

Fotografia: Una delle poche cose che ho saputo guardando gli immensi extra è che in matrix prevale il verde, mentre nella nave, nel mondo reale, prevale l’azzurro. Un piccolo trivia.

I miei Oscar: Effetti speciali, montaggio, sceneggiatura

Gli Oscar veri: Montaggio, Effetti speciali, Montaggio sonoro, Sonoro

Libro: Non un libro ma le pagine di filosofia e simili che ho stampato ancora prima dei sequel dal sito della Warner Bros.

Citazioni: A parte per gli effetti speciali?

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: The Matrix online

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Meglio del film di ieri, Frankenstein Jr., dei film che cercano di copiarlo, e peggio di pochi altri film nel genere fantascienza.

Stesso genere: The Sarah Connor chronicles?

Riflessioni e ricordi: L’ultima volta che ho visto la trilogia completa, circa un anno fa, ho tirato fuori dalla memoria ogni cosa che la riguarda. Qui il link.





Unbreakable

8 04 2008

Un film sui fumetti, con superoi, ma senza effetti speciali. Questo è Unbreakable, che preferisco a The sixth sense. Il motivo è stato già detto, ma c’è dell’altro: ad interpretarlo ci sono Samuel L. Jackson, qui magrissimo, e Bruce WIllis, mai visto così tranquillo, forse a causa del regista, uno che se la prende comoda con la cinepresa, ossia Michael Night Shyamalan. Se WIllis fa il supereroe non consapevole dei suoi poteri, a rubargli la scena, a mio avviso, è l’altro protagonista, appassionato di fumetti con i supereroi, ma con le ossa di vetro, talmente fragili che alla nascita risulta essere già fratturato. (nel vedere questo film oggi non mi ricordavo della prima scena, quella del parto, fatta allo specchio, e mi sono quasi ubriacato). Nel prosieguo il film cita pochi eroi conosciuti, anzi, è parco, come nell’uso degli effetti speciali forse ai più invisibili. Il film più strano su degli eroi di fumetti, specie per la lentezza con cui si sviluppa, pur non superando i 100 minuti. Ci sarà un sequel?





Spider man 1 – 2

22 01 2008

Ho appena visto i due film di Sam Raimi sul supereroe. Il regista ha fatto due film che su diverse recensioni vengono definiti come film d’autore, ma ho già affermato che verso tale cinema ho qualche diffidenza. Ma è innegabile che la trilogia di Spider-man è una serie di blockbuster mangiasoldi con effetti speciali forse innovativi, sicuramente spettacolari, per cui devo diffidare anche per questo. Non ho nemmeno la mentalità da comics e l’unico fumetto che ho collezionato, ma fino ad una certa età, è stato Topolino.

Inoltre l’unica cosa che mi ha sorpreso del film è la rivelazione ai protagonisti della saga della vera identità di Spider-man, che forse ha permesso sviluppi interessanti in Spider-man 3.

Ciò che mi ha portato a conservare questi film è un nipotino di 9 anni appassionato del supereroe e la bella Kirsten Dunst, splendida e magnetica.

Update del 27/10/2009: Su Filmtv di questa settimana c’è la foto del bacio tra di lei e Spydy, piccola ma ogni tanto fa bene rivedere Kristen.





Matrix

8 01 2008

Prima dell’ultima visione di Matrix mi sono chiesto quante volte ho visto il primo film della trilogia: penso che per un periodo mi chiedevo se quel mese avevo visto il film…E pensare che la prima volta l’avevo noleggiato per imparare il tedesco: dopo qualche battuta cambiavo videocassetta, dall’italiano al tedesco, ma non capivo una mazza lo stesso. Dopo la seconda volta che ho visto il film ho iniziato ad apprezzarlo, e non poco.

Ho speso soldoni la volta che è uscito in vhs con Panorama, e mi ricordo che quando sono andato in edicola ero in post-sbornia, quindi potevo aver preso il film uscito con L’espresso. Poi avevo scoperto il sito, con pagine e pagine di filosofia e tutto ciò di cui si parlava nel film, e lì avevo stampato quasi tutto, anche se era in inglese.

Dopo un pò circolava la notizia che si sarebbero fatti i sequel, e non sapevo dove mettere la testa. Avevo avuto notizie di come si sviluppava la trama in Reloaded, e, al di là dei giudizi sul film, era questo che mi interessava. Volevo andare a vederlo al cinema, facendo chilometri e chilometri se necessario, dato che il marketing del film mi aveva drogato, ma alla fine avevo aspettato che lo facessero vicino casa, e l’ho visto due volte.

Tra Reloaded e Revolutions ho avuto modo di vedere Animatrix, carino ma poco legato alla storia di Neo e compagni. Inoltre, con il primo dvd recorder che ho comprato ho voluto regalarmi il dvd di Reloaded, il primo che ho comprato in vita mia, e quindi l’ho visto un’altra volta.

Per Revolutions ho quasi fatto un macello, ma il cinema dove l’avevano fatto era il peggior luogo dove poterlo vedere, quindi ho dovuto aspettare il dvd per apprezzarlo meglio.

Alla fine ho evitato di comprare Matrixonline, l’ultimo gioco uscito dopo i film, il quale ne continua la trama perché sono diventato scemo per questa saga, ma fino ad un certo punto.

Alla fine di tutto non posso che apprezzare il primo Matrix, l’originale, per la storia, gli spunti di riflessione, e perché no, anche per gli effetti speciali. Degli altri due film apprezzo gli effetti speciali, che fanno dei capitoli 2 e 3 della saga dei giocattoloni, dei film di intrattenimento che forse senza Joel Silver e con un pò di coraggio da parte dei Wachowski bros. avrebbero preso una piega diversa. Tra l’altro c’è spazio per un prequel…

P.S. Le vicende del film sono poca cosa rispetto a ciò che succede nel videogame: Neo dopo un pò sembra quasi essere un personaggio secondario se leggete qui e qui, e guardate i video qui.





Star wars – Episodi 1 – 2 – 3

3 01 2008

Ne avevo sentito parlare fin troppo, fin dalle medie quando un mio compagno di scuola con uno dei primi videoregistratori aveva messo “L’impero colpisce ancora” come “sottofondo” alle nostre prime esperienze con le ragazze. Diversi anni dopo al videonoleggio ho sentito parlare di cofanetto in vhs della trilogia originale, qualcosa di mitico a sentir parlare l’acquirente. Poi nell’estate del 2000 ho preso a noleggio la cassetta del primo episodio, La minaccia fantasma, e non c’ho capito un bel niente, specialmente della mitologia della saga. Hanno un bel parlare Qui-Gon e Obi-Wan-Kenobi di “midiglorian” (correggimi Garrett se sbaglio…). Il primo Jedi, quello interpretato da Liam Neeson, ha portato un bel pò di sfiga alla sua galassia affermando che “C’è qualcosa in quel ragazzo…”, e gli altri Jedi cercano di fermarlo, dicendo che “E’ pericoloso, lo sentono tutti”… Ma Anakin diventa allievo di Kenobi e riempie le tasche di George Lucas, che nel piccolo Skywalker fa identificare i nuovi clienti del suo colossale marketing.

Per tutta la saga George Lucas si è costruito un universo a sè, ed ha usato per questo i migliori mezzi tecnologici a sua disposizione. Se non ricordo male il filmaker, come lo chiamano tanti, ha aspettato 20 anni per aggiungere 3 episodi alla storia perché la tecnologia (e forse i soldi…) non permetteva le cose che immaginava. Ma con la maturità e un pò di cinefilia non si guarda più agli effetti speciali, ai paesaggi, ai costumi, si guarda alla storia, ai personaggi, ai miti della forza e del lato oscuro, alla politica che viene fuori dopo La minaccia fantasma. E’ così che la trilogia in questione negli anni migliora. Anche vedere il lavoro certosino che ha fatto George Lucas nella scrittura del terzo film, per far coincidere il quest’ultimo e il 4° film della saga, ha fatto alzare il mio pollice, verso fino al secondo episodio.

Ora si dice che debbano uscire delle serie televisive, o dei cartoni animati, anche se si è diffusa la voce che Steven Spielberg dovesse prendere in mano la saga per altri 3 episodi: la diceria migliore che ho sentito su Star Wars…





Ritorno al futuro 1 – 2 – 3

2 01 2008

Come si fa a non amare Ritorno al futuro? Il mio è un amore nato nell’adolescenza, per il quale sono andato al cinema a guardare la seconda parte, mentre la terza parte l’ho vista alla tv solo pochi anni fa, e sarà stato che non avevo più l’età, ma mi ha deluso. La prima parte con le diverse visioni è diventato un cult trascinato dai di solito deludenti anni ’80 (questo perché al film c’ha messo mano anche Spielberg…).

Nelle prime due parti di Ritorno al futuro ci sono molti dettagli che con il proseguire delle vicende sono importanti: l’inizio del film, quando Marty si trova ancora nel 1985, è costellato di diversi elementi ripresi nella parte ambientata nel 1955, anche nei contorni, per i quali si deve dire gli sceneggiatori hanno fatto un ottimo lavoro. La parte migliore, quella scritta meglio, è quando nella seconda parte di Ritorno al futuro si ritorna dal 1985 “alternativo” al 1955 (su Wikipedia si sono divertiti a trovare le incongruenze dei viaggi nel tempo dei film), e le vicende del primo film si intrecciano alla trama del secondo. Inoltre, si sente la mano personale di Spielberg nella scena del postino nel tempo, l’ultima trovata originale della serie.

Nella terza parte infatti, oltre agli omaggi al western di Sergio Leone (addirittura il protagonista si fa chiamare Clint Eastwood…) non c’è niente di eccezionale, e ciò delude dopo il vortice di trovate del secondo film.

Su Youtube ho trovato la cover di Johnny B. Good:

Update del 4/10/2009: Manca inspiegabilmente dalla Top 100…Ogni tanto andrebbe rivisto, se non altro per distrarsi un pò.





Tesseratto

13 09 2007

Dopo una notte semi insonne, una mattinata trascorsa a fare macedonia di film con il mio omonimo ed altri miei colleghi. Abbiamo parlato di De Niro, di Kubrick, di film demenziali, ma non abbiamo toccato l’argomento fantascienza.

Quella di oggi era la seconda volta che vedevo Hypercube – Il cubo 2, e ora capisco perché me lo sono dimenticato. Ho comprato la rivista che aveva come allegato ad un prezzo ridicolo il dvd del film perché era tanta la curiosità di vedere il seguito di Cube – Il cubo, bel film che esula un pò dalla fantascienza classica. E mai come in questo caso era meglio fermarsi al primo, dato che i personaggi, interpretati da attori non famosi, sono diventate macchiette che parlano di caos quantistico, universi paralleli, etc, temi troppo grandi e spiegati male, date le pretese commerciali del film. L’unico ruolo degno di nota è quello della vecchietta in tuta ginnica, ma aleggia anche un’altro personaggio, tipo Kaiser Soze de I soliti sospetti, che gli sceneggiatori liquidano come nei peggiori thriller, dove si lancia il sasso ma si nasconde subito la mano.