Il marchese del grillo

8 06 2009

Ci sono tre cose che mi fanno tentennare nel conservare questo film, tutte positive: l’ambientazione storica, in una Roma nelle fauci di Napoleone, con un protagonista nobile vicino al Papa di allora, cacciato dalla capitale anche per colpa sua (ma il marchese è esistito davvero?); Alberto Sordi, ormai superati gli anta, che a nella Roma dell’800, nel combinare scherzi, nel vivere nel lusso, forse si è trovato benissimo; Alberto Sordi, per cui gli sceneggiatori hanno avuto un’idea bellissima, quella del sosia, forse mai impiegata meglio nel cinema italiano. Non siamo ai livelli di Amici miei, al quale deve moltissimo, e non riuscirò mai a capire perché sia diventato così di culto, ma è stata una piacevole sorpresa. Magari la prossima volta che lo trasmettono in tv migliorerò la mia opinione.


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