I 400 colpi

13 05 2009

Il mercoledì è dedicato alla cinefilia, o almeno a quei film che sono fondamentali per un appassionato di cinema e che non ho ancora visto.

Mi sono sempre chiesto perché Filmtv (la rivista, non il sito) usasse il titolo del film per i suoi voti (e forse sommandoli viene come risultato 400…). Poi, piano piano, negli anni è saltato fuori questo titolo tra gli immancabili, che almeno una volta devi aver visto, altrimenti non ti puoi considerare un vero drogato di cinema. Recentemente, oltre ad essere entrato nel Torneo dei film, è stato riproposto da La 7, ed io non ho dovuto che impostare il dvd-recorder (c’è anche Marco Paolini che spiega cosa si intende in francese per “400 colpi”). L’ho visto tra ieri e oggi, anche se l’interruzione nella visione mi è pesata abbastanza e mai avrei detto che un film del ’59 mi avrebbe così appassionato. A colpirmi è stata la storia, la ribellione di un ragazzo a scuola, genitori e istituto di correzione, che ne fa certamente un film di formazione, almeno per qualche generazione fa, ma anche la colonna sonora, che riesce dopotutto a imprimere un certo ottimismo. Interessante la Nouvelle vague…


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