Il settimo sigillo

12 01 2009

Ingmar Bergman è un dovere per ogni cinefilo, ma diventa un bau bau, quasi l’uomo nero per un normale appassionato di cinema come me: sono nato a Spielberg e affini, poi mi sono evoluto a Scorsese e Coppola, quindi Bergman sembra veramente inavvicinabile. Credevo che l’estate scorsa, quando ho affrontato Il settimo sigillo per la prima volta, non fosse propizia al film, che con il tempo e la concentrazione necessaria potessi iniziare il discorso Bergman, ma c’è un limite anche per me, tra l’altro già accennato quando ho tentato la visione di Fanny and Alexander. Forse con una cultura classica avrei visto il film in questione con diverse prospettive, forse ad esempio la filosofia non sarebbe stata cosa lontana, forse…forse con gli anni a venire potrei riprendere in mano questo film, non lo so. Perdonatemi se non riesco a farne una “recensione” più ampia.


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5 responses

12 01 2009
ninjagirl83

ciao! ehm…ho fatto il test sulle commedie ce mi hai linkato sul blog….ma….alcuni titli che hai messo…non sono commedie!!!! :p

12 01 2009
Christian

Prova a vedere “Il posto delle fragole”: è più accessibile e (a mio parere) anche più bello. In alternativa, “La fontana della vergine”.

Ciao
Christian

12 01 2009
agegiofilm

Spero facciano qualche altro film di Bergman su IRIS…

6 04 2011
Salvatore Ruggiero

avrete modo di capire qualcosa di più del “best director ever” leggendo il libro di prossima pubblicazione “il cinema di Ingmar Bergman spiegato agli ignoranti” (absit iniuria verbis). SR

11 11 2011
agegiofilm

Spero sia ironia…Bergman è una meta o un mezzo per un cinefilo?

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