Jurassic park

17 12 2008

Ho faticato a mettermi davanti alla tv per questo film, come è successo diverse volte da quando scrivo su questo blog. Non so cosa non ha fatto scattare la stroncatura “a priori”, o almeno pigiare stop sul telecomando…Ho rimandato, ho fatto altro, ma poi ho messo in play il dvd e devo dire che me lo ricordavo peggiore. Tanti mi possono dire che il romanzo (o il racconto?) di Chrichton è migliore, molto più scientifico, meno cinematografico, altri possono affermare che la sceneggiatura ha dei buchi, e che è uno dei primi blockbuster con pesanti interventi di computer graphic, ma io per due ore sono riuscito ad estraniarmi, a mettermi nell’auspicata (almeno da parte del regista…) “sospensione dell’incredulità”. Ad attirarmi in questo stato stranamente è stato il personaggio di Jeff Goldblum, il “caosologo”, quello che ha incredibilmente tutte le ragioni di questo mondo ma che viene quasi liquidato a metà del film. Ora, non so se è un altro buco della sceneggiatura, ma può sembrare quasi un messaggio del regista: “neanche l’espertone può spiegare ciò che può succedere con l’intervento di un singolo uomo e della tecnologia (il tecnico di computer) sulla natura”. Spero di non scrivere cazzate, anche perché il personaggio che mi piace di più, uno che dovrebbe avere se non una serie tutta sua almeno delle partecipazioni ai film del circolo Spielberg, incredibilmente è sstato richiamato per il secondo film.


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