Codice 46

9 12 2009

Nell’annunciare ieri che mi sarei seduto sulla poltrona solo per un ciclo di generi cinematografici “minori” mi sono quasi dimenticato del film consigliato di stasera…

Stasera alle 21.00 su IRIS.

Come fare un film di fantascienza senza tanti mezzi, con tematiche anche attuali e molta fantasia futuristica? Ci voleva Michael Winterbottom, quello di Genova, di The road to Guantanamo, di Benvenuti a Sarajevo. Genetica, melting-pot, razzismo, strani virus più influenti di quelli che prende il pc (o di quelli che dovevano provocare pandemie), ma anche una storia d’amore, forse alla base del plot di questo film. La parte tecnologica (senza neanche degli effetti speciali invasivi ed evidenti), è ben curata, quasi realistica, come potrebbe essere di qui a vent’anni. Nel finale si notano due cose: gli occhi di Samantha Morton, che fanno quasi paio con il sorriso, e un mondo unito, dove le barriere sono altre dalla nazionalità.


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2 responses

9 12 2009
solo film

Avevo scritto una ricca recensione su questo film (all’epoca scrivevo su Ciao nda) (http://sergentehartman-solofilm.blogspot.com/2009/06/codice-46.html) e la recensione risente sicuramente delle mie idee politiche. Un saluto.
P.s. Per Jim Carrey, mi dispiace ma per me è la brutta copia di Jerry Lewis. Spero di non averti spezzato il cuore.

10 12 2009
agegiofilm

A questo punto mi tocca recuperare anche Jerry Lewis…

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