Gli spietati

5 06 2009

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Parole memorabili: Ci vediamo all’inferno, William Munny.

Regia: Eastwood è un regista per cui vale la pena andare al cinema. Ormai io e alcuni miei amici abbiamo di fatto creato un club dedicato a Clint, forse l’ho già scritto, ma vale la pena ripeterlo, perché rivedere un suo vecchio film che ha diretto ormai 17 anni orsono fa un certo effetto. Specie nella prima parte si trovano diverse cose che ha portato avanti negli ultimi suoi film, l’ironia prima di tutto, mentre nel secondo tempo si prende la briga di fare un western duro e puro (anche se non capisco il parlare di noir).

Attori: Se i duetti tra Eastwood e Freeman sono da gustare ogni volta, il terzo incomodo, Gene Hackman, della stessa generazione del regista, si fa notare e ruba la scena per una buona parte del film, fino a farsi dare l’Oscar come miglior attore non protagonista. Nel resto del cast si notano Richard Harris, in una parte piuttosto carina, e la capa delle prostitute, Frances Fisher….perché lei? Perché è la stessa attrice che ha interpretato la madre di Rose in Titanic, odiosa come l’intero film di Cameron.

Soggetto e sceneggiatura: Proprio stamattina leggevo che Sam Peckinpah ha diretto l’ultimo vero western, ossia Il mucchio selvaggio; poi è venuto Eastwood, già diretto da Leone per la trilogia del dollaro, e ha detto la sua. Se il primo film citato può segnare la fine del western classico (casomai correggetemi), Gli spietati è la versione destrutturata del genere: che dire del biografo e dei racconti che scrive sulle vicende da saloon dei pistoleri? Che dire del buon ritiro di Will e Ned? Che dire delle nuove leve, miopi e inesperte, che ammazzano le vittime al cesso? E i cowboys puniti con una multa? L’unico elemento che poteva essere sfuttato anche prima del film di Eastwood è lo sfregio alla prostituta, ma ci stava bene anche il personaggio dello sceriffo.

Dialoghi: A parte le scene tra Ned e Will sono da incorniciare i racconti dello sceriffo.

Colonna sonora: Strepitose le prime note, quando Will seppelisce la moglie.

Tecnologia nel film: Neanche un telegrafo…

Montaggio: Più serrato rispetto agli altri film del regista.

I miei Oscar: Regia, sceneggiatura, Gene Hackman.

Gli Oscar veri: Film, regia, Gene Hackman, montaggio.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.

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Notizie su attori e regista: Oggi è uscita la news che Eastwood ha cambiato titolo al biopic su Mandela: Invictus uscirà l’11 dicembre. Morgan Freeman aveva annunciato il divorzio, ma sono passati 10 mesi. Gene Hackman invece è ancora in attività?

Riflessioni e ricordi: Se ne parla ancora tanto, quindi dovevo per forza recuperare questo film.


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