Scena più famosa: Titta dalla tabaccaia, il Rex, la nebbia, lo zio Theo…Non so che video mettere…
Parole memorabili: Anche qui, siamo nell’immaginario collettivo, quindi posso solo dire: Voglio una donnaaaaaa.
Regia: Questo è Fellini, questa è la sua Rimini degli anni ’30. A m’arcord…A questo punto devo recuperare i suoi film.
Attori: Fellini ha chiamato qualche attore che negli anni successivi è diventato famoso (Vitali), qualcun’altro che lo era già (Ingrassia e Francesco di Giacomo) e qualcuno troppo piccolo per esserlo (Eros Ramazzotti). Ma tutto il resto del cast è fatto di nomi poco noti, rimasti però nella memoria di tanti, non solo in Italia.
Soggetto e sceneggiatura: Come al solito c’era Tonino Guerra a firmare la sceneggiatura, che insieme a Fellini ha rivangato i ricordi del fascismo in terra romagnola, non senza ironia, non senza malinconia, non senza fantasia. L’unica pecca è la trama a episodi.
Dialoghi: Ogni tanto mi sono perso nel romagnolo puro…
Colonna sonora: Forse Nino Rota ha fatto la partitura della vita, più di 8 e mezzo, più de Il padrino.
Effetti speciali: La nebbia, la neve, il Rex, sono tutte cose create a Cinecittà.
Tecnologia nel film: Ancora il grammofono, qui in veste di oppositore infingardo che suona l’Internazionale dal campanile.
I miei Oscar: Scenografie, colonna sonora, regia.
Gli Oscar veri: Miglior film straniero.
Citazioni: Ho scoperto finalmente da dove vengono le parole iniziali di I ragazzi sono in giro di Ligabue.
Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB
Sondaggio:
Meglio di, peggio di: Meglio di qualsiasi altra rappresentazione del fascismo, peggio di 8 e 1/2.
Riflessioni e ricordi: L’adolescenza del protagonista è quella che ho vissuto io, con gli stessi professori, la stessa atmosfera in classe, gli stessi giochi, gli stessi scherzi, ma con donne meno in evidenza e un paese diverso…
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