Pout pourri

17 09 2007

Quando ho comprato l’enciclopedia su CD-Rom Omnia de Agostini, sono stato costretto a comprare la cassetta di Pearl Harbor. A quell’epoca non ero tanto appassionato di film di guerra, ma neppure quella volta mi era piaciuto. Pensavo di poter salvare almeno l’inizio del film, con i due bambini, ma qui, come per tutto il film c’è la mano di Jerry Bruckheimer. Ma perché si riconosce subito un film di questo produttore? I ralenti, certe inquadrature, la musica, i colori fanno dell’imprinting di Bruckenheimer un marchio purtroppo indelebile, fin da prima di Top gun.

In questo film l’incolpevole regista fa iniziare l’attacco a Pearl Harbor dopo circa 1.20 ore: i preparativi facevano da contorno alla fuffa della storia di un triangolo amoroso che non può durare in un film del genere. L’attacco, grazie a effetti speciali e computer graphic che danno al film una marcia in più, precede la rivalsa americana su Tokio, che allunga ulteriormente il film all’inverosimile.

Tra le scene memorabili c’è quella della visita medica, dove Ben Affleck conosce una sempre bella Kate Beckinsale, completamente inverosimile. Tra gli attori comprimari ci sono Tom Sizemore e Cuba Gooding Jr., reduci da storie con la giustizia o con la droga, e quindi obbligati dalla pagnotta, e Alec Baldwin, al quale se dovessero pagare un dollaro per ogni film in cui ha recitato ora sarebbe ricco. Ma per un film che dura circa 02.40 ore e che ruba il soggetto ad altri film di guerra migliori c’è posto per tutti, quindi c’è anche Dan Aykroyd in un ruolo abbastanza carino, e indovinate chi interpreta il Presidente degli Stati Uniti…

Se dovessi far guardare un film di guerra a una donna partirei proprio da questo


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