I cancelli del cielo

18 04 2010

“Questa è l’ultima volta che diamo così tanti soldi ai ragazzi” erano le parole pesanti che rieccheggiavano nella mia mente prima di guardarlo, ascoltate o lette non ricordo in quale occasione, e non so neanche se sono vere. Nella speciale classifica che ho composto qualche tempo fa, dalla quale è stata estratta la Top 100,  poteva essere nella playlist del genere western, ma sembra, ad occhio, che solo Mario56 l’abbia inserita nella sua di classifica. E’ un film che ha fatto tanto discutere, tanto che è stato premiato ai Razzies dell’80, ma è cresciuto come cult per molti.

Non è stato solo un potenziale epitaffio per Hollywood, o per Cimino, ma anche per il western: dopo I cancelli del cielo pochi si sono avventurati nel genere, e solo Kevin Costner ha potuto risollevarne le sorti (con alcune incursioni di Eastwood). Le ragioni del fallimento di questo film sono nel botteghino, forse compromesso dalle recensioni negative (mai vista così tanta sfiga), ma anche per la critica al mito della nuova frontiera, per cui non era solo una guerra contro banditi e indiani; e sta proprio qui la sua forza, nella denuncia, attualissima per altro, del trattamento a cui erano sottoposti gli immigrati stranieri. Per me il resto, Isabelle Huppert, Christopher Walken, Jeff Bridges, le scenografie, le scene di massa curatissime, la colonna sonora vengono dopo.

Dovrei averlo visto già una volta, ma come al solito ci sono passato sopra con neanche tanti problemi. Certo, anche ieri ho avuto le mie esitazioni, se in certi momenti mi sembrava che avessero tagliato alla grande, e c’erano dei salti temporali non giustificabili nel montaggio. Ma la scena iniziale merita da sola il proseguimento della visione (trovata, ma ci sono anche qui dei tagli):


Azioni

Information

Lascia un commento