1997: Fuga da New York

3 11 2009

Tomobiki Märchenland si è rivisto questo film, e l’ho fatto anch’io.

Fuga da New York era un classico, quasi un cult, e per questo l’ho registrato e rivisto. Probabilmente ho conosciuto Carpenter con Grosso guaio a Chinatown, quindi era normale, da buon adolescente, passare a Iena, personaggio forse mitico anche adesso: militare anarchico che riesce a prendere in giro anche il mondo intero (il regista ha previsto il nuovo “ordine mondiale”, tra l’altro), con quella cassetta sostituita, scena che non ricordavo ma che potevo aspettarmi. Oltre a lui meritava senz’altro qualche scena in più Romero, il cui nome è già un film, mentre hanno affidato a Stanton un personaggio intelligente, neanche tanto disilluso o giocherellone come in altri film di quel periodo, dove stava sempre in secondo piano.
Ha ragione Christian nel dire che certo cinema è partito da qui. Vedo qualche somiglianza con il Bruce Willis di Die hard, ma mi sa tanto che quelli che hanno più di un debito con lui sono JCVD e Steven Seagal, e non solo per il plot dei film.
Il film è vecchissimo ma conserva bene, anche per l’uso non eccessivo di gadget tecnologici, forse addirittura futuristici, per l’uso limitato degli effetti speciali: ogni tanto mi sembrava di stare davanti ad un videogioco dei primi anni ’80, ma va bene così.
Non dico che lo conserverò, ma c’è qualche possibilità che entri in archivio, magari nello stesso dvd de I guerrieri della notte.


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2 responses

6 11 2009
sergentehartman

“I guerrieri della notte” e “Fuga da New York” sono due colonne (soprattutto il primo, visto e rivisto, anche con sottotitoli) della mia formazione cinefila. Quanta nostalgia di ragazzo che sogna e guarda (solo film).

7 11 2009
agegiofilm

Erano film mitici per l’adolescenza mia e dei miei amici. Ogni tanto ci si concede di rivederli.

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