W.

22 10 2009

Come richiesto, ecco la recensione del primo film votato con questo sondaggio (ricordo che appena mi accorgo che qualcuno ha espresso una preferenza io scriverò le mie prime considerazioni su Facebook, mentre per la recensione completa dovete aspettare qualcosa in più della durata del film (ho una vita anch’io!!!)):

La cosa che colpisce di più di questo film è l’immediatezza degli avvenimenti raccontati: si parla di fatti avvenuti poco tempo fa, ma Oliver Stone non è riuscito a star dietro alla sua nazione, che ha espresso un presidente nuovo, ha votato per un nuovo futuro. A leggere l’articolo di Filmtv poi si capisce che il regista aveva tanta fretta, pur studiando il soggetto per anni, forse avendo capito gli umori della gente; anche La7 ha capito l’antifona e l’ha trasmesso in prima visione praticamente in contemporanea all’uscita nei cinema, mi pare subito dopo il risultato delle elezioni presidenziali (facessero sempre così le tv…). Siamo davanti alla velocità della storia, che annulla in un attimo il peggior periodo degli Usa, o almeno questo spero.

Avevo già visto Fahrenheit 9/11, e anche lì non si fa un buon ritratto del presidente, quella volta ancora in carica: lì si parla di “dove vanno a finire i soldi”, adagio mi pare di un certo giornalismo, mentre in W. si hanno 5 minuti centrali da paura, quelli della riunione strategica prima dell’attacco all’Iraq, dove si confrontano i motivi più o meno ufficiali della condotta americana, tra falchi e colombe, con le ambizioni energetiche della prima potenza mondiale.

Michael Moore è andato più a fondo in questo, e usa un’ironia meno velata di Oliver Stone, ma le conclusioni sono le stesse: un individuo che ha avuto un passato remoto discutibile, negli anni più recenti ha conosciuto una rinascita ed è diventato l’uomo più potente del mondo, ma sempre all’ombra di suo padre, sempre con l’orecchio puntato al consigliere, altrimenti c’è la desolazione delle risposte date ai giornalisti nel finale. Che strana la sensazione di trovarsi davanti l’uomo sbagliato al posto sbagliato…


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