Il seme della follia

19 09 2008

Uno dei migliori horror degli anni ’90. Punto. Alla prima visione ti ricordi di un certo scrittore horror, Stephen King, citato per altro, forse più umano del personaggio del film, il quale tra l’altro riesce a muovere le masse come l’autore di Shining o Cujo. Poi ti può attrarre la pazzia usata come “arma di fine di mondo”, preludio all’inferno peggiore. Poi, parlando con chi senz’altro ne sa più di te su certi argomenti, ti viene voglia di leggere Lovencraft, l’autore che ha influenzato di più il film: forse, in un futuro non troppo lontano…Personalmente ho trovato molti spunti di riflessione, a partire dall’uso del protagonista, personaggio del libro oggetto nelle indagini, del film che se ne trae, e che si vede nel finale, uno dei più originali che ho mai visto; anche se non mancano motivi per cui non lo si può semplicemente considerare un film horror dei canonici 90 minuti.


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