Sei gradi di separazione

3 05 2008

E così ho saputo che La catena, pagina del blog nata dall’idea di un giorno in cui volevo vedere i film come un unico “ciclo”, è stata sperimentata realmente: Brett C. Tajden, dell’università della Virginia, ha usato l’IMDB, il database di film più grande di internet, per verificare la teoria che ha dato nome anche al film. Lo studioso ha però scoperto che gli attori hanno meno gradi di separazione, circa 3. L’ho appena letto qui su WIkipedia.

Recentemente inoltre la teoria è saltata fuori per un altro esperimento, fatto con il messenger di Windows, questo l’articolo del Corriere.

Il film me lo ricordavo sinceramente peggio, forse perché avevo in mente la scena della cena a casa del personaggio di Donald Sutherland, quando Will Smith, alla sua prima prova vera d’attore (quanto lo odiavo per Il principe di Bel air…), incantava tutti i presenti con le sue parole su Il giovane Holden: è una bella scena, ma devi stargli dietro perché richiede molta attenzione. La storia poi si sviluppa nell’alta borghesia di New York, in cui sguazzano due mercanti d’arte piuttosto meschini, e nella quale gli avvenimenti drammatici che seguono arrivano ad essere solo degli aneddoti. Anche con l’intervento dei comprimari, per cui si ha l’impressione di vedere un film di Woody Allen, si ride a denti stretti per tutta la seconda parte, e il finale è piuttosto triste. Alla fine posso dire che è stato meglio del previsto.


Azioni

Information

Lascia un commento