A beautiful mind

10 02 2009

Scena più famosa: Per il numero di visualizzazioni su Youtube quella in cui John Nash disegna un ombrello con le stelle per Alicia.

Parole memorabili (più o meno): “Hai mangiato?” “Come scusi?” “Cibo, hai presente?”.

Regia: Ron Howard è lo stesso di Splash – Una sirena a Manhattan, quello di Apollo 13, quello di Cocoon, ma anche quello de Il codice Da Vinci…Se non ci fosse già Spielberg avrebbe occupato il suo posto, però senza le innovazioni del Re Mida.

Attori: Russell Crowe è quello de Il gladiatore, ma anche quello di Insider – Dietro la verità, quindi può essere credibile anche qui, fino a quando non accentua troppo i tic da malato. Lui non ha preso l’Oscar, ma Jennifer Connelly si, che lo meritava davvero: io avrei dato un premio solo ai suoi occhi…

Soggetto e sceneggiatura: John Nash è una figura a tratti controversa secondo alcuni, per certi versi non ne è stato fatto un disegno “per intero”, qualche pagina della sua vita non è stata presa in considerazione, forse anche per pudore, forse perchè gli sceneggiatori non sapevano dove finiva la malattia e dove iniziava il matematico. Anche per questo nel film ci sono misteri della manifestazione della schizofrenia che non sono stati svelati, e il tutto prende una certa piega lontana dal biopic. Mi chiedo invece se è descritta bene la matematica…

Dialoghi: Bellissimi quelli tra John e Alicia. Inquietanti quelli del protagonista malato.

Effetti speciali: Tutti dedicati alle spiegazioni matematiche

I miei Oscar: No, a Russell non lo do. Lo darei invece a Jennifer Connelly.

Gli Oscar veri: Film, regia, Jennifer Connelly e sceneggiatura non originale.

Libro: Il film è basato sulla biografia di John Nash scritta da Sylvia Nasar, “Il genio dei numeri”.

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Prosecuzione delle vicende: Leggete la pagina di Wikipedia dedicata al matematico.

Meglio di, peggio di: Meglio de Il gladiatore, peggio di Insider – Dietro la verità

Stesso genere: Rainman

Notizie su attori e regista: Jennifer Connelly reciterà nel biopic su Charles Darwin, Russell Crowe non si sa se finirà Nottingham, mentre Ron Howard ha finito Angeli e demoni (Comingsoon.it).

Riflessioni e ricordi: Un classico biopic.





Frankenstein Jr.

17 01 2009

Scena più famosa:

Parole memorabili: Blucher!

Regia: Mel Brooks ha fatto delle buone parodie, e con questa ha raggiunto il massimo della comicità e del successo, ma forse solo da noi in Italia, e probabilmente per questo negli ultimi anni si è messo a fare film con Ezio Greggio…

Attori: Su tutti Gene Wilder, che insieme al regista ha firmato la sceneggiatura. I suoi occhi pittati di nero, la sua pettinatura, le sue battute, le sue incazzature nel film ne hanno fatto un mito, ma anche negli altri film non scherza. Penso al più recente che ho visto, Mezzogiorno e mezzo di fuoco, ma anche a quelli fatti con Richard Pryor, che vorrei rivedere. Marty Feldman è una più che degna spalla, e Madeline Kahn, beh con lei…

Soggetto e sceneggiatura: Il soggetto riprende il personaggio del mostro, ma la sceneggiatura ne fa un titolo irrinunciabile anche per chi è solamente appassionato di Frankenstein.

Dialoghi: Qui vorrei aprire un dibattito non tanto sui dialoghi ma sul doppiaggio, spero subito interrotto da chi ne sa più di me: non riesco a capire come le battute italiane si inseriscano così bene nelle scene, sembra quasi che i dialoghi originali siano scritti nella nostra lingua. “Lupo ulula, castello ululì” come può essere nella versione originale? Quasi quasi mi prendo il dvd originale, che pensavo di avere…

P.S. A leggere Wikipedia mi sa che i doppiatori italiani ne hanno fatto un capolavoro, per cui capisco il successo del film in sè qui in Italia, ma anche del dvd, soprattutto dell’ultima versione…

Colonna sonora: Il violino ammaliatore, la canzone della scena del teatro, sono cose piccole che fanno la differenza…

Tecnologia nel film: I macchinari che Igor aziona sono qualcosa che va al di là dell’umana comprensione…

I miei Oscar: Alla fotografia, ad esempio….

Gli Oscar veri:

Citazioni: Quanti sanno a memoria le battute?

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia (link alle scene tagliate), IMDB

Prosecuzione delle vicende: Qui ci potrebbe stare un altro film: con la serie di film sul personaggio c’è tantissimo materiale.

Sondaggio:

Meglio di, peggio di: Preferisco le altre parodie di Mel Brooks, ma supera per intelligenza molti Scary movie.

Stesso genere: Alta tensione

Riflessioni e ricordi: Sento parlare di questo film da quando ero giovinetto, anche allora si citavano le battute a memoria. La sua aura di film cult ne condiziona ogni volta la visione, anche se riconosco ci sono momenti indimenticabili.





Il mondo perduto – Jurassic park

19 12 2008

Mi sa che questo film è migliore del primo della trilogia sui dinosauri. Ha i suoi difetti, ma parte abbastanza bene. Dopo la scena dell’aggressione dei più simpatici dinosauri, quelli alti circa 30 cm, si incontra Ian Malcolm, personaggio già dimenticato durante il primo film (Spielberg girava Schindler’s list mentre ne veniva fatto il montaggio…e qui ci sarebbe molto da dire su come vengono trattati i personaggi in una trilogia…mi viene in mente l’amico di Sidney in Scream….), ma la scena con cui si presenta è bellissima: l’urlo della madre della bambina aggredita nell’isola del mondo perduto viene interrotto dallo sbadiglio del caosologo, scena cult, quasi da studiare…

Altra scena da studiare direi che è quella del bimbo svegliato dal T-rex nel giardino, che va molto assonnato dai genitori che parlano dei problemi del sonno del ragazzino prima di guardare fuori dalla finestra. Altra scena che amo e che mi fa venire i brividi è quella del camper nel burrone, quando si sta per rompere il vetro e quando il mezzo passa attraverso i protagonisti aggrappati ad una corda. Questo film sembra più maturo anche per queste scene, il meccanismo identificativo non l’hanno levato del tutto se hanno inserito la figlia adolescente di Ian…Ecco, l’unica cosa che non va è la scena della caccia ai dino, in cui sembra, a parer mio, intervenuto Lucas con le sue tecnologie moderne quanto inutili: possono inserire quanti dinosauri vogliono, con tutta la computer graphic più avanzata, ma la causa della loro estinzione può essere stata la stupidità, la stessa con cui noi, con tutti i soldi e i mezzi tecnologici possibili per un film o per una battuta di caccia scegliamo una macchina con sedili che possono essere spinti all’esterno, una minchiata che non sopporto del film e che ricorda certe cose della nuova trilogia di Star wars.





Lo squalo

5 12 2008

La scena più famosa: L’inizio del film, la prima vittima dello squalo.

Battute memorabili: Tutte quelle di Robert Shaw, il cacciatore di squali.

Attori: Dei tre protagonisti non so chi preferire, anche se mi sta più simpatico Dreyfuss.

Sceneggiatura: Forse troppo lunga nella parte centrale

Dialoghi: Scritti piuttosto bene, anche se rimane impressa la scena in cui Dreyfuss e Shaw confrontano le loro ferite di guerra e battaglia la notte prima della lotta finale con lo squalo (scena scritta da John Milius).

Colonna sonora: Wikipedia mi pare che scriva che questa ha dato al film buona parte del successo. Comunque è nella storia del cinema.

Effetti speciali:  Costosissimi per l’epoca, se si pensa che il film doveva costare 8 milioni di dollari, e solo per lo squalo si preventivarono 3,5 milioni,  e visti i fallimenti delle varie versioni e del contatto con l’acqua…

Fotografia: quella di una spiaggia, con il sole a picco, cosa che da marittimo non sopporto e riconosco immediatamente. Odio anche la notte finta di inizio film, ricavata forse con dei filtri scuri.

Montaggio: Forse hanno avuto problemi nel finale, nella lotta quasi fisica con lo squalo di Scheider, quando mare, animale e attore erano quasi ingestibili.

Tecnologia nel film: curioso il registratore che usa il personaggio di Dreyfuss durante l’esame della prima vittima

I miei Oscar al film: Colonna sonora naturalmente, ma anche agli effetti speciali, più che altro per il coraggio e l’ingegnosità.

Gli Oscar veri: Montaggio, colonna sonora e sonoro

Libro: Ho letto il libro molto tempo fa, e non ricordo granché, ma a quanto ne so è diverso dal film: chi l’ha scritto ha collaborato alla sceneggiatura e ha ampliato la storia, anche se diverse cose rimangono fuori.

Citazioni: Dai fratelli Zucker di Alta tensione a Massimo Ceccherini (ma anche Spielberg nel film successivo, 1941 – Allarme a Hollywood…), il film è stato oggetto di molte citazioni, anche se il soggetto si presta, anche per film “spuri” sugli squali.

Altre recensioni: Lumiere

Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB

Grandi attori o registi: Steven Spielberg, of course e Richard Dreyfuss

Prosecuzione della storia del film: La sappiamo già, vero? Mi sa che dai sequel, a parte quest’ultima parola sia venuta fuori la moda di numerare i film…

Sondaggio:

Riflessioni e ricordi: forse ho visto questo film troppe volte, tante da saperlo a memoria. Per fortuna oggi mi hanno aiutato nell’ampliare le mie riflessioni anche le recensioni e Il castoro su Spielberg. In quest’ultimo si dice che l’acqua impedisca ai protagonisti dei film del regista la conoscenza, ma cosa dire dello Squalo allora? Forse che la suspance è basata anche su questa non conoscenza dell’animale (c’è una scena in cui il capo afferma che degli squali non si sa quasi nulla), cosa banale da scrivere, ma frutto di attenta analisi…

Ah si: Questo film è il padre dei blockbuster estivi, dice non ricordo quale fonte…

Update del 12/08/2009: …e deve essere riproposto ogni estate in tv.





Ghostbusters 1 e 2

15 02 2008

Erano anni che non vedevo questi film. Il secondo ricordo di averlo visto al cinema, con Ritorno al futuro – Parte II e forse Roger Rabbit…Oppure ho visto questi due ultimi film? Comunque ricordo che è stata una settimana intensa….

Ricordavo che i Ghostbusters erano 3, invece nel secondo film diventano addirittura 5. Poi ricordavo Sigourney Weaver protagonista di uno dei film, ma è anche nel secondo episodio (quindi non ha fatto solo Alien…). Non ricordavo la statua della Libertà, che si muove per sconfiggere una specie di Dracula della Dalmazia, pretendente al seggio di imperatore del pianeta…Non ricordavo inoltre che il film gira intorno a Bill Murray, attore da amare a questo punto.

Ghostbusters 1 e 2 fanno parte dei film da far vedere a mio nipote di quasi 10 anni…

Update del 21/10/2009: Mi aspetto un revival collettivo per il terzo film





Ritorno al futuro 1 – 2 – 3

2 01 2008

Come si fa a non amare Ritorno al futuro? Il mio è un amore nato nell’adolescenza, per il quale sono andato al cinema a guardare la seconda parte, mentre la terza parte l’ho vista alla tv solo pochi anni fa, e sarà stato che non avevo più l’età, ma mi ha deluso. La prima parte con le diverse visioni è diventato un cult trascinato dai di solito deludenti anni ’80 (questo perché al film c’ha messo mano anche Spielberg…).

Nelle prime due parti di Ritorno al futuro ci sono molti dettagli che con il proseguire delle vicende sono importanti: l’inizio del film, quando Marty si trova ancora nel 1985, è costellato di diversi elementi ripresi nella parte ambientata nel 1955, anche nei contorni, per i quali si deve dire gli sceneggiatori hanno fatto un ottimo lavoro. La parte migliore, quella scritta meglio, è quando nella seconda parte di Ritorno al futuro si ritorna dal 1985 “alternativo” al 1955 (su Wikipedia si sono divertiti a trovare le incongruenze dei viaggi nel tempo dei film), e le vicende del primo film si intrecciano alla trama del secondo. Inoltre, si sente la mano personale di Spielberg nella scena del postino nel tempo, l’ultima trovata originale della serie.

Nella terza parte infatti, oltre agli omaggi al western di Sergio Leone (addirittura il protagonista si fa chiamare Clint Eastwood…) non c’è niente di eccezionale, e ciò delude dopo il vortice di trovate del secondo film.

Su Youtube ho trovato la cover di Johnny B. Good:

Update del 4/10/2009: Manca inspiegabilmente dalla Top 100…Ogni tanto andrebbe rivisto, se non altro per distrarsi un pò.





Pianeta rosso – Mission to Mars

2 11 2007

Tra ieri e oggi ho visto due film al prezzo di uno. Entrambi i film parlano dell’inizio della colonizzazione di Marte da parte dell’uomo. Pianeta rosso parte dalla premessa che l’uomo è arrivato a inquinare troppo la Terra, quindi cerca di traslocare su un altro pianeta. Mission to Mars all’inizio parla della Nasa come Apollo 13, prosegue come un thriller e arriva a un misto tra 2001 – Odissea nello spazio e Incontri ravvicinati del terzo tipo (viene mostrata anche una scultura che sembra uscita dal film di Spielberg). Ossigeno, piante, ritorno a casa, sono tutti richiamati in entrambi i film, ma la differenza la fa Brian De Palma, regista di Mission to Mars, che prima di far arrivare sul pianeta gli astronauti da il meglio, con l’aiuto di Morricone, specie nella scena dell’abbandono della astronave. C’è anche un pò di metafisica in entrambi i film, ma De Palma non la liquida subito come Pianeta rosso con la morte del scienziato-filosofo, personaggio fatto fuori a favore di una piega più da film per ragazzini, con il robot militare ribelle. L’unico film da salvare è quello di De Palma, l’altro vale bene solo due ore di disimpegno e distrazione.

Update del 9/7/2009: Passerà molto tempo prima di rivederli…