Scena più famosa: L’inno francese cantato dai prigionieri o la morte del capitano francese:
Parole memorabili: “Bisogna finire questa guerra, no? Speriamo che sia l’ultima”
“Oh, non ti fare illusioni, ritorna alla realtà”.
Regia: Fino a poco tempo fa Renoir faceva parte dei registi inavvicinabili, come Lynch, Rohmer e pochi altri che non ho mai avuto il coraggio di affrontare. Benvengano adesso anche gli altri suoi film!
Attori: Adesso so chi è Jean Gabin.
Soggetto e sceneggiatura: Siamo nel ’37, tra una guerra mondiale e l’altra, si parla di Germania, in pieno nazismo, e anche l’Italia non stava troppo bene…In quel periodo Renoir scrive un film che si inserisce in un periodo quindi non troppo facile per il pacifismo, anche se dopo 72 anni ha ancora da insegnare… La grande illusione ha avuto anche molti problemi di distribuzione, anche nel nostro paese, anche se aveva già vinto a Venezia.
Dialoghi: Non ho mai capito i dialoghi in inglese tra i capitani.
Colonna sonora: La Marsigliese cantata in teatro ricorda la scena finale di Orizzonti di gloria.
Tecnologia nel film: Il massimo che si poteva pretendere era un grammofono.
I miei Oscar: Sceneggiatura
Gli Oscar veri: Ha vinto a Venezia il Gran premio della giuria.
Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB
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Stesso genere: Orizzonti di gloria
Meglio di, peggio di: Alla pari con Orizzonti di gloria.
Notizie su attori e registi: Se ne sono tutti andati…
Riflessioni e ricordi: Mi ha colpito moltissimo questo film, non solo per l’ennesimo tentativo di fuga, elemento che mi è sempre piaciuto nei fil, ma anche per l’attualità del tema e la consapevolezza che si facevano ottimi film anche prima degli anni ’50, prima dei quali, fino a qualche tempo fa, non guardavo nessun film.
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