Il maratoneta

13 08 2008

Un film impressionante per i temi affrontati, l’Olocausto e l’ombra del maccartismo, di cui si accenna appena,  e per alcune scene, da quelle famose degli interventi ai denti di Dustin Hoffman, al drammatico riconoscimento dell’Angelo bianco dei campi di Auschwitz. Ma, almeno nella prima parte, il film appartiene un pò anche al genere spionistico, dato che il cattivo è un nazista rifugiato nel Sud America, e un ramo del governo USA vorrebbe approffittare delle ricchezze accumulate durante lo sterminio degli ebrei. E’ proprio questo che non va nel film: o lo fai drammatico, o lo rendi un film di spie, non puoi mettere certa carne al fuoco, puoi incasinare tutto. Dustin Hoffman è quasi perfetto nel ruolo di studente di storia con la passione per la maratona.