The millionaire

30 05 2009

Finalmente ho visto uno dei film più discussi dell’anno. In effetti ci sono critiche contrastanti, e non è che, secondo qualcuno, avesse meritato tutti quegli Oscar. L’ultima recensione, pessima, l’ho ascoltata da un vecchio podcast di Dispenser, trasmissione di Radio2, ma ci sono anche le notizie recenti sugli attori bambini, e la normale fine che fanno dei divi come loro, soggetti di cronaca che andrebbe seguita, risultato della Hollywood mangiasoldi. Qualcuno parla di ritmi da commedia, io parlerei di montaggio veloce. C’è anche chi dice che ci può stare il colpo di scena, ma io sapevo fin dall’inizio come sarebbe finita la vicenda. Come ha scritto qualcun’altro, Boyle ha imparato una lezione di Lost, (ma per questa non voglio spoilerare sul telefilm), e questo mi può stare bene. Nel film si parla di dollari, espressione unica del sogno americano, e qui il film non sembra tanto nuovo, anzi è ambientato dove la peculiarità tutta americana può accentuare le divisioni sociali. Per questo, e per il collante del gioco de Il milionario, qualcuno lo stronca.

Io penso che dopo tutte le discussioni, dopo i casini nati, The millionaire debba sedimentare, deve essere visto con occhi lucidi, e non mi riferisco al magone di pochi: deve essere rivisto senza il clamore degli Oscar, ormai ci siamo abituati ai guizzi di “originalità” dell’Academy, deve essere rivisto come un film di media qualità forse, senza tanti problemi. Non dobbiamo pretendere di star dietro a tutto ciò che ci propone il marketing dell’industria cinematografica. Io mi riservo di rivederlo in futuro, magari cambio idea, o me ne faccio una precisa…


Azioni

Information

Lascia un commento